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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-07-2012 alle 10:40

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/13/news/pisapia_taglia_del_40_i_pass_corsie_salvi_i_politici_stretta_sulle_aziende-38961477/

IL CASO

Preferenziali, arrivano i tagli ma i politici si tengono i pass

Pisapia firma l’ordinanza che riduce del 40 per cento gli accessi alle corsie per l'Atm
Si salvano onorevoli, assessori e consiglieri. Permessi, ma a pagamento per le aziende
di ILARIA CARRA

Alcune categorie, come i sindacati e i partiti, non ne avranno più diritto. Per medici, giornalisti e associazioni si riducono, mentre per le società private diventeranno a pagamento e non per una cifra simbolica. Dopo mesi dall’annuncio, il taglio promesso dalla giunta Pisapia ai pass per viaggiare sulle corsie riservate ai mezzi pubblici è arrivato: da ottobre i contrassegni scenderanno del 40 per cento, da 4.100 non supereranno al massimo la soglia dei 2.500. Un ridimensionamento del club dei privilegiati che coinvolge meno la classe politica: l’unico vincolo introdotto, per i parlamentari italiani ed europei, è l’elezione in un collegio di Milano. Per gli altri, dai consiglieri agli assessori delle varie istituzioni, tutto resta uguale a prima.

La giungla dei permessi per la sosta

L’ordinanza che riordina il meccanismo per il rilascio delle autorizzazioni è stata firmata dall’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, su delega del sindaco. E segue la polemica scoppiata lo scorso marzo dopo la diffusione su Repubblica dei lunghi elenchi dei 4.100 beneficiari. Tutti in regola, va detto, perché rispettavano la vecchia normativa siglata dall’ex sindaco Albertini nel 2000, a maglie molte larghe. Oggi, la svolta della giunta Pisapia che ha deciso di sfoltire il numero degli aventi diritto al pass.

LE SCHEDE I nomi dei privilegiati col pass La seconda lista

La riforma, che partirà da ottobre, stabilisce anzitutto che un titolare di un contrassegno non può averne più di uno. Sembra un’ovvietà, ma negli elenchi attuali si erano scoperti personaggi politici, tra cui Renzo Bossi, titolari anche di quattro targhe abilitate alle corsie. Inoltre l’idea è di farli durare per due anni e la novità è che sarà una commissione di tre dirigenti (e non un singolo funzionario) a dare il via libera a ogni singola autorizzazione. Previsti anche controlli periodici a campione. Il nuovo provvedimento, però, smussa solo il club dei politici: tolti i partiti che assieme alle organizzazioni sindacali usufruivano di 99 pass, tutti i consiglieri e assessori comunali, provinciali e regionali, nonché i presidenti dei Consigli di zona e le alte autorità dello Stato mantengono il loro benefit. Solo per i parlamentari, italiani ed europei, per poterlo richiedere devono essere stati eletti a Milano. In tutto, dovrebbero restarne almeno 500.

Con le nuove regole saltano i pass per i servizi postali (compresi gli spedizionieri privati) mentre per le banche, che oggi usufruiscono di 376 tagliandi, così come per le società private finisce l’era della gratuità. Se finora tutte le aziende con almeno 5 milioni di capitale sociale potevano richiedere un numero indefinito di pass (e lo hanno fatto in 489 casi), tra meno di tre mesi lo potranno fare soltanto quelle con almeno il doppio di capitale ma per non più di tre contrassegni. Per questa categoria, poi, l’amministrazione vuole introdurre un prezzo per il rilascio dei pass. E la cifra, che verrà riservata all’abbattimento delle barriere architettoniche in città, non sarà simbolica: si va verso regole ben più dure di quelle torinesi dove, ogni due anni, il pass costa circa 100 euro. E si potrebbe anche superare i 300 di Palermo.

Niente più contrassegni annuali per i medici, che avranno diritto a una sorta di sanatoria, anche a posteriori, per i passaggi per «visite urgenti» e «motivi di pronta reperibilità». Le associazioni senza scopo di lucro potranno richiederlo solo se certificheranno lo scopo assistenziale mentre agenzie di stampa, quotidiani, radio e televisioni potranno richiederne al massimo cinque per testata. Pass limitati a «interventi in situazioni di oggettiva emergenza» anche per gli istituti di vigilanza privata. «Abbiamo garantito una riduzione del 40% dei pass per le corsie riservate, inserendo criteri di trasparenza anche per togliere margini di arbitrarietà - dichiara l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran - Saranno rivisti anche i numeri dei pass concessi ai singoli: una persona non potrà avere più di un’autorizzazione».

(13 luglio 2012)

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