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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-07-2012 alle 17:59

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

GALLERIA VITTORIO EMANUELE. NUOVE LINEE DI INDIRIZZO PER LA CESSIONE DEI RAMI D’AZIENDA
Castellano: “Comune parte attiva per tutelare il pregio del Salotto di Milano e valorizzare la gestione degli spazi”

Milano, 13 luglio 2012 – Continua l’operazione di valorizzazione della Galleria Vittorio Emanuele. La Giunta comunale ha infatti approvato le nuove linee di indirizzo per regolamentare il fenomeno della cessione dei rami d’azienda in Galleria.

“È un provvedimento importante – afferma l’assessore alla Casa e Demanio Lucia Castellano – che consentirà all’Amministrazione comunale di essere parte attiva in questa pratica commerciale tra società private, tutelando il pregio del Salotto di Milano e incrementando ulteriormente gli introiti derivanti dai canoni. In linea con l’operazione di valorizzazione già avviata con i piani alti. La cessione d’azienda è una pratica molto diffusa nel mondo commerciale, in particolare nelle zone di pregio. Finora, però, la possibilità di valorizzare pienamente il complesso della Galleria da parte del Comune era fortemente limitato. Con la nuova disciplina tuteleremo l’interesse economico della proprietà pubblica, affermando il potere discrezionale dell’Amministrazione nell’approvare i nuovi concessionari”.

“Questo provvedimento si inserisce in una più generale azione della Giunta per individuare una cabina di regia sulle tipologie commerciali che trovano la propria sede all’interno del luogo simbolo della città”, così commenta l’assessore al Commercio, Attività produttive Franco D’Alfonso. “Ritengo che debba essere il Comune ad avere il pieno controllo dell’offerta all’interno della Galleria Vittorio Emanuele, nel pieno rispetto del libero mercato”, conclude D’Alfonso.

Questi i punti salienti del provvedimento. Sotto il profilo economico, il Comune introiterà il doppio del canone contrattuale corrisposto dal precedente concessionario nei casi in cui ci sarà il cambiamento dell’insegna e/o della destinazione d’uso e/o del marchio. Inoltre, per quanto riguarda il controllo dei subentri, l’Amministrazione comunale autorizzerà preventivamente, tramite apposita delibera di Giunta, i cambi di insegna e di destinazione d’uso, tenendo conto del pregio dei luoghi e in modo da garantire un corretto e idoneo mix commerciale. 

Per scongiurare speculazioni, la possibilità di realizzare le cessioni sarà preclusa nei primi 3 anni e negli ultimi 2 anni di vigenza della concessione originaria (che dura in media 12 anni).

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