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Inviato da avatar Michele Sacerdoti il 19-07-2012 alle 02:03

L'ecomostro è cambiato, non è più un grattacielo di 30 piani.

La Provincia il 19 giugno scorso ha inserito a bilancio e approvato in giunta il progetto preliminare di una nuova sede unica sul retro dell’edificio storico di viale Piceno 60, all’angolo di via Piolti de’ Bianchi con via Macedonio Melloni. Il progetto è firmato da architetti della Provincia, ma forse lo studio Algarotti, che aveva lavorato al primo progetto, ha collaborato con il secondo ma non può comparire per evitare un bando di gara sul progetto preliminare.

L’edificio costruito nel 1914 come Brefotrofio provinciale in stile neo-romanico dall’arch. Vietti Violi e alto due piani (con un sopralzo posteriore di un piano su viale Piceno) è da tempo oggetto di interesse della provincia per unificare 900 impiegati delle sue sedi di porta Vittoria, via Guicciardini e viale Piceno perché sarà, grazie alla MM4, molto ben collegato (una fermata di metro) con la sede istituzionale di via Vivaio-corso Monforte (Palazzo Isimbardi), oltre alla stazione del passante di piazzale Dateo. Una sede alternativa in via Soderini, dove la provincia sta costruendo nuovi palazzi per il settore Lavoro, è molto più lontana.
Il primo progetto del 2011 consisteva in una torre di 30 piani progettata dallo studio Algarotti sull’asse centrale dell’edificio nel cortile posteriore.
La verifica dell’interesse culturale da parte della Soprintendenza ha portato a escludere dal vincolo l’edificio del 1940 all’angolo di via Melloni con via Piolti de’ Bianchi e quindi il progetto è stato modifica in un edificio massiccio di 8 piani e una torre di 12 piani per le direzioni degli assessorati, con un profilo che ricorda il Diamantone delle ex-Varesine e facciate in parte in cotto e in parte in vetro.
Il progetto, del costo di 43 milioni di euro, verrà finanziato con la vendita del confinante complesso di viale Piceno, che dovrebbe valere 40 milioni (3.500 euro/mq); chi vincerà la gara costruirà il palazzo e acquisterà quello vecchio, per poi ristrutturarlo per uffici e residenze e rivenderlo.
Si rimane perplessi che la Provincia, di cui non si conosce la sorte, si lanci in questa operazione immobiliare. Era stata avviata prima del governo Monti ma ora dovrebbe essere sospesa, non accelerata. Invece tutto è pronto per bandire la gara entro la fine del 2012. L’asta andata deserta per la vendita del palazzo di corso di Porta Vittoria per 55 milioni di euro dovrebbe suggerire cautela, forse invece per questa operazione ci sono imprese di costruzione in grado di indebitarsi con le banche in attesa di vendere il vecchio palazzo, peraltro vincolato dalla Soprintendenza. Chi c’è dietro questa operazione ?
Ma i 900 impiegati della Provincia ci saranno ancora quando il palazzo sarà terminato o saranno passati alle dipendenza del Comune, della Regione o della futura Città Metropolitana ? Intanto la giunta provinciale è ancora nel pieno dei suoi poteri e può bandire la gara.
Gli abitanti di via Piolti de Bianchi 46 e 48 sono assai preoccupati, il pomeriggio non avranno più il sole ai piani bassi. L’ospedale Macedonio Melloni dovrà lasciare i locali che occupa nel vecchio edificio, collegato da un passaggio sotto via Melloni. Non si sa dove i reparti saranno spostati, dato che il progetto di costruire una nuova palazzina nel cortile dell'ospedale è stato abbandonato per la scarsa profondità della falda acquifera in quel punto.

Il teatro che fine farà ? E lo sterminato archivio del Brefotrofio che conserva dal 1780 la registrazione di tutti i neonati abbandonati  a Milano per un lunghezza di 1000 metri di volumi cartacei ?

In allegato due immagini dell'edificio che viene demolito, una mappa dell'edificio che viene alienato e di quello demolito, i rendering del nuovo edificio da varie direzioni.

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