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Inviato da avatar Enrico Vigo il 21-07-2012 alle 07:34

E' evidente e noto che non sia facile muoversi dentro l'organizzazione di un produttore di servizi che sia apparato comunale, al momento l'unico accorgimento approcciabile parrebbe essere l'impiego al massimo possibile delle macchine, senza soste, pur con le limitazioni imposte dal Ministero dell'Interno. Le nuove macchine annunciate in arrivo (quando?) saranno di grande aiuto, spero presto e devono poter lavorare al massimo sempre. Il recapito delle C.I. a domicilio lo escluderei, salvo che sia fermo posta (ufficio postale) con consegne agli uffici postali, se esistono i presupposti di sicurezza della prima tratta Comune-Uffici Postali decentrati di quartiere (Le Poste possono dare abbastanza affidabilità o possono studiare un piano di sicurezza dedicato e omologato dal Ministero dell'Interno? A quale costo?). Anche il piano di distrubuzione merita attenzione, per non intasare l'Anagrafe due volte, richiesta e ritiro del documento.

P.S.:

( 1 ) per meglio intenderci nel 7 su 7 lavorativo, escluderei comunque come minimo i giorni festivi di Sant'Ambrogio, Natale e 26 dicembre, Capodanno, Pasqua e il Lunedì dell'Angelo, 25 Aprile, Primo Maggio,  2 Giugno, Ferragosto e la domenica più vicina ad esso, un sacrificio per gli utenti impazienti sopportabilissimo, ed una dovuta pausa di respiro per gli operatori comunali. Bisognerebbe provare a dialogare, con la mediazione del Prefetto, con il Ministero dell'Interno (compito arduo, lo immagino) per allargare le maglie (poco o tanto non importa, basta ottenere un risultato) degli orari di funzionamento del sistema centrale del Ministero.

( 2 ) servono campagne pubblicitarie per indirizzare l'utenza a spalmare le richieste all'anagrafe comunale nell'arco dell'anno, per evitare la problematica calca estiva quando i servizi sono necessariamente ridotti, quando chi viaggia per turismo si accorge che serve la C.I. (ed il passaporto in Questura). Cambiare le abitudini comode o casuali dell'utenza non sarà facile, ma occorre almeno provarci, anche questo è un progresso civile che deve impegnarci tutti, nessuno escluso.

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