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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 24-07-2012 alle 16:14

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

GALLERIA VITTORIO EMANUELE. CON IL RESTAURO DEI PORTICI, COMPLETATI I LAVORI DEL SALOTTO DI MILANO
Circa 60 mila ore di lavoro per 6.300 metri quadri di superficie. Castellano: “Lavoro unico e prezioso, costantemente monitorato dal Comune”

Milano, 24 luglio 2012 – È terminato il restauro della pavimentazione dei portici settentrionali e meridionali della Galleria Vittorio Emanuele. Si chiudono così i lavori che hanno interessato complessivamente 6.300 metri quadri di pavimentazione, di cui 4.000 mq di Galleria (realizzati tra maggio e dicembre 2011) e 2.300 mq di portici (tra aprile e luglio di quest’anno).

“È stato un lavoro prestigioso, unico – evidenzia l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano – e svolto con attenzione e scrupolo da parte sia dell’impresa sia del Comune. I nostri tecnici hanno supervisionato infatti ogni passaggio e controllato i materiali. Come quello utilizzato per le fessure apparse dopo i mesi invernali: dopo i test di laboratorio, è stato sperimentato su piccole porzioni di pavimentazione e monitorato per mesi”.

Per quanto riguarda i dettagli dell’intervento di restauro, sono circa 6.300 i metri quadri di pavimentazione su cui i tecnici hanno lavorato nell’ultimo anno. Sono state eseguite stuccature per 3.400 metri quadri. Mentre il restauro conservativo vero e proprio ha interessato 2.200 metri quadri (di cui 1.150 metri quadri solo di elementi vitrei e lapidei, tra stelle e quadrati verdi e blu).
Sono stati poi sostituiti 450 metri quadri di parti lapidee in marmo (Bardiglio, Rosso Verona e Biancone). 
Restaurati 258 rosoni ottagonali e circolari e sostituite 1.178 parti trasparenti in plexiglas. 
Sono stati eseguiti, infine, diversi passaggi di levigatura e lucidatura per un totale di 17.000 metri quadri di superficie.

I lavori hanno avuto una durata complessiva di circa 320 giorni (di cui 230 per la Galleria e 90 per i portici), per circa 60 mila ore di lavoro complessive.
In particolare, per quanto riguarda la Galleria, gli interventi sono stati condotti su tre turni lavorativi e hanno quindi comportato un impegno costante di 24 ore al giorno, con la presenza di una media giornaliera di 35 restauratori (suddivisi in 3 turni). Grazie all’impiego di cesate trasparenti con descrizioni sintetiche delle opere, turisti e passanti hanno potuto assistere e partecipare all’iniziativa. 
Per quanto riguarda i portici, invece, i lavori sono stati eseguiti prevalentemente nelle ore notturne, grazie all’impegno di 10 operatori che al mattino hanno smantellato le cesate per rendere praticabile il passaggio. 
Il costo complessivo dell’intervento è di 1.970.000 euro.

In passato la pavimentazione della Galleria era stata oggetto di un intervento di manutenzione nel 1908, cui era seguito un intervento massiccio a seguito dei bombardamenti del 1943. Inoltre, nel 1966 il Comune aveva condotto un intervento di rifacimento completo che si era caratterizzato, in particolare, per la sostituzione con manufatti in ottone dei lucernari a rosone originariamente in ghisa. 

L’intervento appena concluso è stato eseguito su progetto dell’Amministrazione comunale, a firma degli architetti Silvia Volpi (responsabile del procedimento) e Pasquale Mariani Orlandi (progettista, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza), e condotto dall’impresa Trivella Spa con il supporto tecnico della Società Mapei Spa.

Le operazioni di restauro sono state eseguite conservando i materiali presenti e le tracce storiche che il tempo aveva impresso sulla pregevole pavimentazione. Solo il 7% della pavimentazione, infatti, è stata sostituita: 450 metri quadri su un totale di 6.300. Si tratta di materiali che erano molto degradati, rotti o compromessi. In particolare, si sono sostituite porzioni puntuali delle parti non più recuperabili mediante l’asportazione e la reintegrazione delle singole tessere e delle lastre di pietra, al fine di ripristinare la continuità della tessitura interrotta da numerose cavillature e rotture.

Infine, per quanto riguarda le cavillature apparse dopo i mesi invernali, si è provveduto a riempire tutte le fessure con un materiale appositamente testato e studiato per ottenere la resa migliore, sia tecnicamente sia esteticamente. 
L’origine delle fessurazioni è da ricercare nelle modalità costruttive della pavimentazione che è priva di giunti strutturali: su di esse si scaricano inevitabilmente le tensioni superficiali indotte da piccoli movimenti degli edifici, dalle vibrazioni e dalle forti escursioni termiche. I tecnici del Comune hanno eseguito un primo monitoraggio all’inizio di maggio con strumenti in grado di rilevare eventuali variazioni di altezza del pavimento (innalzamenti o abbassamenti): effettuati rilievi in 480 punti. Il prossimo monitoraggio sarà eseguito nei prossimi giorni. 
Sono in via di ultimazione ulteriori verifiche e piccole lavorazioni relative alle sigillature e alle levigature dei marmi.

Sul sito www.comune.milano.it alcune foto dell’intervento.

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