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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 25-07-2012 alle 10:10

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_luglio_25/writer-bande-graffiti-allarme-2011162275239.shtml


WRITER, Il dorrier delle associazioni per il decoro

In città più di mille writer : «Primo graffito a 12 anni, almeno 330 bande organizzate»

Le notti di «devastazione» si organizzano su Facebook, Netlog, Myspace e forum dedicati ai graffiti

MILANO - Sempre più giovani, sempre più stranieri. La prima tag, quasi per gioco, a 12 anni. Il fenomeno writing cresce, quasi dilaga. Sono 330 i gruppi che - secondo i dati dell'Associazione antigraffiti, del Comitato Abruzzi-Piccinni e di Muri puliti - si dividono i muri di Milano. Un totale di 1.100-1.200 writer tra talenti, aspiranti artisti o, più semplicemente, vandali (il 15-20 per cento in più ogni anno). Tanto che il sindaco Giuliano Pisapia, dopo l'incontro di lunedì con i comitati («Stop al degrado»), annuncia la creazione di un database di informazioni unico e un coordinamento tra vigili, Atm, Amsa e TreNord.

Milano nel mirino dei writers

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COME CAMBIA IL FENOMENO
- Perché il fenomeno cambia e non ci sono più solo le pareti dei palazzi. Il bonus, come in un gigantesco videogame, si raggiunge con i treni del metrò, i vagoni delle Ferrovie o di TreNord, o - fenomeno ancora più recente - grazie a disegni o semplici firme (le tag) su furgoni, autobus e vetrine. Non solo bomboletta. Dall'estero, con i weekend dei graffiti organizzati da ragazzi spagnoli (Burgos in testa), tedeschi, greci e francesi, sono arrivate nuove e più devastanti tecniche: dalle tag realizzate su negozi e finestrini con sassi, punte al diamante e martelletti di sicurezza, fino a rulli e piccoli «estintori» manuali riempiti di vernice e acidi.

I SOCIAL NETWORK - Le notti di devastazione nascono sui social network. Facebook, Myspace, Netlog e forum (vedi graffiti.forumcommunity.net ). Ci si organizza con «doppi profili»: uno «legale» con nome e cognome, l'altro nascosto dalla sigla. Giovanni M., via Facebook, raduna così gli amici: «Raga, domani sera ci spariamo una nottata?». Segue dibattito. Ma il web serve anche per mantenere i contatti con le bande (le «crew») europee. Francesi e spagnoli prediligono il fine settimana: arrivano, «bombardano» e ripartono. Il rischio, come negli ultimi casi di graffitari fermati da polizia e carabinieri, è di beccarsi una denuncia alla quale difficilmente ci sarà un seguito dopo il rientro in patria, dove le leggi antiwriter prevedono anche l'arresto. Milano è considerata una città «facilmente violabile». Palazzo Marino sta valutando il potenziamento del Nucleo di polizia locale antigraffiti. Il pool, attualmente, è composto da tre agenti. Tre contro mille.

Cesare Giuzzi Armando Stella 25 luglio 2012 | 10:10

Writer, eccoli in azione

I filmati delle «crew» : come si muovono in strada - Corriere Tv

 

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