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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 26-07-2012 alle 01:18

Aggiungo la mia opinione che spero resti ben nascosta e inosservata per non scatenare inutili polemiche.

Inutili perché è mia opinione che non si dovrebbe legiferare su questioni personali.

La tutela della famiglia l'ho sempre vista come un tentativo di favorire uno stato sociale particolare, presente da sempre nella civiltà umana e cardine del nostro sviluppo.

Un qualcosa che c'era e ci sarà al di là di qualsiasi legge, definizione, diritto, dovere, ecc..

Oggi però il mondo è cambiato: le famiglie non sono tutte uguali, serve classificarle, definirle, autorizzarle e non sono più le leggi della convivenza familiare ad essere prese come modello per la convivenza ma vi sono leggi create appositamente per regolare la convivenza che devono essere assunte e seguite dalle famiglie.

Considerato questo ribaltamento concettuale prendo una piccola vendetta esortando a non considerare più i diritti delle famiglie, delle coppie di fatto e di chiunque abbia un legame affettivo ma piuttosto la discriminazione di chi è solo.

Se oggi chiunque abbia un legame affettivo pretende maggiori diritti dovremmo chiederci: rispetto a chi?

Non è più sufficiente essere cittadini normali per avere sufficienti diritti.

Ci si deve consorziare (notare il collegamento con la parola consorte).

I consorti possono quindi godere di particolari diritti mentre i single no.

Discriminati anche i consorzi tra più di due persone: padre, madre, zio, cognata possono far parte della stessa famiglia.

Due uomini e due donne che convivono e si vogliono bene non possono  avere il diritto di formare una famiglia.

Conio quindi il termine poligamofobia che magari tra qualche anno sarà di moda usare per discriminare chi si oppone a questa pratica solo per il fatto che è contraria alla nostra cultura.

Mi incuriosisce pensare come in futuro un amante potrebbe intentare causa al coniuge del proprio compagno sostenendo che la propria relazione è quella prevalente e quindi i diritti ad esempio sull'eredità mutano di conseguenza.

Chissà, viviamo strani tempi e amiamo complicarci la vita.

Un'era di paradossi in cui nasceranno consorzi tra single per non essere discriminati.

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