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Inviato da avatar Isabella Guarini il 29-07-2012 alle 08:34

Sono pedone da circa un quarto di secolo, per cui dovrei essere una sostenitrice di tutti quei provvedimenti che favoriscono i pedoni. Invece, mi trovo nella paradossale condizione di non poter difendere  i provvedimenti che le amministrazioni  prendono per eliminare il traffico dalle strade. Perché?  Perché la riduzione  del traffico privato, per la riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico,  non coincide con l'aumento dell'offerta del trasortopubblico e spesso è semplicemente strumentale a giustificare la richiesta di finanziamenti, fondi europei, per installare  sistemi di controllo dei varchi  nelle  ZTL, di acquisto di nuovi mezzi su gomma o filobus, e questo sarebbe un bene,  e  ad aprire cantieri di  linee metropolitane e parcheggi, non di rapida realizzazione per l'enorme costo. Una sorta di cavallo di troia, in quanto si anticipano gli obiettivi, ztl e pedonalizzazioni, prima ancora di realizzare sistemi alternativi di mobilità, per cui si resta immobili.  Così sta avvenendo a Napoli, città in cui si  è pedonalizzata una strada  del lungomare per circa sei Km, costringendo il traffico nelle strade limitrofe divenute camere a gas. Tutto ciò per installare telecamere di controllo di una vasta ztl, a sostegno della pedonalizzazione, con una spesa di 25 milioni di euro, mentre si riducono le linee di trasporto per i tagli alla spesa pubblica e le strade alternative sono interessate da invasivi  cantieri della metropolitana, che si sta costruendo dal 1975 e mai si finisce! Se la mobilità è sostenibile, deve pur consentire gli spostamenti, altrimenti è immobilità e costrizione!

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