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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 30-07-2012 alle 23:39

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/30/news/case_popolari-39988947/


CRONACA

Il Comune riapre 250 case popolari
ristrutturazioni al via per 5,7 milioni

L'obiettivo di Palazzo Marino è risanare almeno un terzo dei 1.500 appartamenti che oggi non sono abitabili. Si comincia da via Rizzoli, Paravia e Moretti, dice l'assessore Castellano
di ALESSIA GALLIONE

Erano rimasti sepolti nei capitoli dei bilanci passati. Soldi destinati a sanare, almeno in parte, il grande paradosso della città che ha sempre più fame di case a basso costo: da una parte 22mila famiglie che attendono una casa popolare, dall'altra 1.500 alloggi del Comune vuoti perché talmente malandati da non poter essere assegnati. Un "tesoro" mai speso e quasi dimenticato: in tutto 5 milioni 700mila euro, che in tempi di fondi pubblici ridotti all'osso sono manna e che l'assessore ai Lavori pubblici, Lucia Castellano, è riuscita a sbloccare ritrovandoli nelle pieghe dei documenti. E che adesso, dopo il via libera arrivato nell'ultima riunione di giunta, serviranno per far partire i lavori che dovranno rimettere in sesto almeno 250 di quegli appartamenti sprangati.

Un primo passo per riuscire a coprire una mappa del bisogno che va da via Rizzoli a via Paravia, da largo Gelsomin a via Moretti. Ma l'obiettivo più vasto: "Accelerare quanto più possibile i lavori e le procedure di assegnazione per iniziare a ridurre drasticamente la lista di attesa", dice l'assessore. Parte da questi 250 indirizzi il piano di Palazzo Marino per l'emergenza casa. Più di 5 milioni che, è la speranza, presto potrebbero raddoppiare. Così come i cantieri: "Ci sono altri 5 milioni per le ristrutturazioni bloccati questa volta da un ricorso al Tar - spiega Castellano - Stiamo cercando di trovare il modo per velocizzare le pratiche e far arrivare a 500 le case che presto potremo assegnare".

I lavori - in media servono 20mila euro ad alloggio - dovrebbero partire entro la fine dell'anno e, dall'inizio del 2013, si potranno cominciare ad assegnare le prime chiavi. Grazie a lavori - è la novità annunciata - iperveloci. La gara che lancerà il Comune servirà per trovare quattro ditte che gestiranno i cantieri. Perché, proprio per fare in modo che le ristrutturazioni siano più celeri e facilmente controllabili, la città è stata divisa in quattro quadranti: in ognuna sarà all'opera un'azienda.

"In questo modo - è ancora l'assessore con delega al Demanio a spiegare - potremo gestire assieme ai consigli di Zona e ai comitati di quartiere i lavori e anche controllare la situazione per evitare che ci siano tentativi di occupazione". Le ditte rimarranno a disposizione e potranno essere chiamate sul tamburo per lavorare anche su case appena sgomberate. Per il futuro, poi, il Comune ha intenzione di rivedere gli standard "oggi alti e costosi" delle ristrutturazioni. Ad Aler, infatti, sarà rinnovata la convenzione che scade a dicembre fino al 2015. E tra i punti da discutere ci sono anche le regole per intervenire sugli alloggi.

Eppure, servirà ben altro per ridurre quella lista di attesa. Un piano più ampio, appunto, che guarda anche ai privati. Dopo l'estate, a Palazzo Marino verrà aperto un tavolo con tutti coloro che si occupano di housing sociale, con Aler e gli altri enti - dal Policlinico alla Asl - che gestiscono un patrimonio immobiliare. Ma non solo. "Il Comune, in futuro, dovrà occuparsi sempre più del bisogno estremo. Per alcune fasce - è la sintesi dell'assessore - proveremo a discutere anche con i privati per vedere se è possibile affittare case non ai prezzi folli che ci sono oggi sul mercato".

(30 luglio 2012)

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