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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 20-08-2012 alle 09:17

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/20/news/navigare_con_il_wi-fi_comunale_veloce_ma_un_po_a_singhiozzo-41186709/

IL CASO

Il Wi-fi gratuito del Comune ancora un percorso a ostacoli

Test per il nuovo servizio: promosso con riserva. Smartphone alla mano, una verifica della qualità del progetto in tutte le zone della città. Frequenti 'down' per motivi tecnici
di LUCA DE VITO

Il Wi-fI gratuito strappa la sufficienza, ma sono ancora molti i nodi da sciogliere. Il progetto 'Open wi-fi Milano' - la rete per navigare gratis senza fili all’aperto per 60 minuti - è partito il primo di agosto e nelle prime settimane ha fatto registrare un buon numero di accessi, circa uno ogni due minuti. Dislocati in 200 aree (altre 60 sono in fase di attivazione), gli hotspot del Comune sono 500 e dovrebbero salire a mille nei prossimi mesi. «Siamo ancora in una fase di preesercizio», specificano da Palazzo Marino. Smartphone alla mano siamo andati a verificare sul campo la qualità del servizio nelle aree già attive.

Marco è seduto su una panchina di piazza Napoli, guarda sul telefonino un video musicale su Youtube con un amico: «La connessione va bene, ma nessuno sa che qui si può navigare: noi lo abbiamo scoperto per caso». Nelle aree del Wi-fi comunale, infatti, non ci sono cartelli che avvisano i passanti. Le antenne, poi, non sono immediatamente individuabili e solo i tecnici sono in grado di riconoscerle al primo colpo: l’unico modo per sapere se una piazza è coperta o meno è visitare il sito (info.openwifimilano.it) dove c’è una mappa che indica quali sono i punti attivi. Ma anche qui non è tutto chiaro. Nell’elenco degli hotspot alcuni in realtà sono luoghi di wifi indoor, ovvero punti che garantiscono la navigazione soltanto al chiuso: è il caso di via Solari 40, sede di un ufficio comunale dove fuori dal cancello non rileviamo la presenza di alcuna rete.

Cambia la zona, ma i problemi restano gli stessi. In piazza XXV Aprile la rinascita non passa dal Wi-fi. Dovrebbe esserci un hotspot, ma girando in lungo e in largo la piazza fresca di ristrutturazione non si trovano reti e non si scorgono neppure le antenne. Discorso simile in via Aicardo - dalla parte opposta della città, nei pressi di viale Tibaldi - dove nei giorni di agosto i giardini pubblici sono frequentati perlopiù da senza tetto. Qui i dispositivi che dovrebbero coprire l’area sono ben visibili, collocati ai pali della luce, ma lo smartphone non trova il segnale: niente rete e niente navigazione.

Riuscire a portare il wireless in periferia era una delle scommesse di Corritore e Pisapia, ma al momento sembra essere riuscita solo a metà. Se in via Aicardo non funziona nulla, in piazzale Segesta scaricare la posta è invece un battito di ciglia. Ma già spostandosi a Gambara tornano i guai: connessione presente, ma «server non trovato» come recita il display quando si prova ad accedere alla pagina di autenticazione. Senza contare poi i frequenti 'down' della rete - per motivi tecnici o per lavori di manutenzione - sparsi un po’ ovunque e segnalati anche sull’account twitter.

Altro discorso invece per il primo accesso. Per poter navigare con 'Open wi-fi Milano' è necessario registrarsi, seguendo le indicazioni della schermata di apertura. Ed è necessario avere una sim telefonica italiana, per ricevere la password via sms. Chi non la possiede (come la maggior parte dei turisti) dovrebbe rivolgersi all’Atm point in Duomo, con un documento di identità, per ritirare le credenziali: ma la comunicazione è scritta solo sul sito, in italiano, e per uno straniero è quasi impossibile arrivare alla fine di questo percorso tortuoso. «Un altro aspetto negativo - sottolinea Mauro Lattuada di Green Geek, gruppo di esperti in nuove tecnologie - è la richiesta dei contatti. Quando si accede, viene chiesto di inserire mail e cellulare: raccogliere queste informazioni per poi mandare comunicazioni turistiche non è corretto».

Al di là di intoppi e carenze, comunque, il servizio sembra tutto sommato funzionante. Nella maggior parte dei luoghi visitati (20 su 27) si naviga bene e senza problemi. Anche i luoghi scelti sono adatti: dotati di panchine e di angoli all’ombra, in molti casi consentono di sedersi e lavorare in tutta tranquillità. Infine i tempi per la navigazione: navigando per 60 minuti o scaricando 300 mb — oltre questa soglia la navigazione va molto più lenta, a 192 kb/s — si dà la possibilità agli utenti di fare un buon uso della rete (al momento l’utilizzo medio è di 31 minuti).

(20 agosto 2012)

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