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Inviato da avatar Simone Sellerio il 20-08-2012 alle 22:08

E' un peccato dover parlare di rinascita; questo isottende che negli ultimi anni tanto di quello che stato fatto è andato perso. E purtroppo è vero.

Il 2012 è stato un anno drammatico per il parco con il completamento del PII Marchesi Taggia che ora incombe con tutta la sua spropositata maestosità e l'inizio di altri 2 altrettanto invasivi interventi edilizi in via Caldera e via Taggia.

Dal punto di vesta della vegetazione la tripletta "abbattimenti per tarlo asiatico-siccità estrema-incendio doloso" ha dato il colpo di grazia ai giovani boschi di essenze autoctone impiantati negli scorsi anni e che erano ormai ben avviati.

Quali insegnamenti e quali soluzioni si possono impiegare affinchè il 2013 sia l'anno della rinascita (definitiva) della flora (e quindi della fauna) del Parco delle Cave? Il Parco non merita banali "boschi" di ailanto e robinia. Sono già stati programmati gli interventi di ripiantumazione per il prossimo inverno e sistemi strutturali di irrigazione che non privilegino solo alcune zone rispetto ad altre?

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