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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 21-08-2012 alle 10:39

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/21/news/la_giunta_ci_riprova_su_area_c_i_pedaggi_al_via_il_10_settembre-41238108/

IL CASO

La giunta ci riprova su Area C
i pedaggi al via il 10 settembre

Maran: "Una delibera bis per riaccendere le telecamere". Uniche modifiche: gli sconti ai garage e l'orario corto ogni giovedì per favorire lo shopping con la gratuità che verrà anticipata alle 18
di ALESSIA GALLIONE

L’obiettivo è stato fissato: riaccendere le telecamere di Area C insieme alla prima campanella che segnerà il rientro a scuola. Già da lunedì 10 settembre, al più tardi da mercoledì 12, quando ufficialmente gli studenti torneranno sui banchi e, inevitabilmente, anche il traffico aumenterà. Ed è proprio per far tornare dalle ferie forzate imposte dalla sentenza del Consiglio di Stato la congestion charge, che la giunta si riunirà il 4 settembre: una riunione straordinaria che sarà convocata per approvare la delibera che, materialmente, farà proseguire per altri sei mesi la sperimentazione.

A dettare la linea era stato Giuliano Pisapia: «A settembre la giunta prenderà le sue decisioni. È un obbligo e un dovere giuridico, morale e politico», aveva detto il sindaco alla vigilia di Ferragosto. Adesso è l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, a spiegare le tappe. E la strategia messa a punto per superare lo stop dei giudici: «I primi sei mesi di Area C — dice — hanno dimostrato che la qualità della vita in città è migliorata. Stiamo lavorando per recepire le osservazioni del Consiglio di Stato e, allo stesso tempo, restituire quanto prima ai milanesi il provvedimento». Perché il Comune non aspetterà il giudizio nel merito del Tar, che si riunirà a novembre. Quattro mesi di limbo sarebbero stati troppi. Anche se, per evitare altri inciampi, tecnici, avvocati e politici hanno pensato alle contromosse. Ecco come ripartirà il ticket.

Sarà la giunta ad approvare una delibera bis: altri sei mesi di test, fino a metà marzo. Poche le modifiche. Perché, spiega Maran, prima della doccia fredda arrivata lo scorso 25 luglio, «avevamo appena ascoltato tutte le organizzazioni e associazioni. Per noi questo è uno stop tecnico e non si aprono trattative». Così, se la bocciatura è arrivata dal ricorso di un garage, verrà messo nero su bianco l’accordo raggiunto sulle agevolazioni per le autorimesse. Entreranno a far parte integrante del provvedimento anche i “giovedì di Milano”, voluti dai commercianti per risollevare le sorti dello shopping: un giorno alla settimana le telecamere si spegneranno alle 18. Altra piccola aggiunta: il divieto di accesso e circolazione all’interno della Cerchia dei Bastioni per i veicoli superiori a 7 metri.

Non solo. Nella stessa seduta, la giunta approverà anche il Piano urbano del traffico (il cosiddetto Pgtu): è questo un altro elemento che servirà a seguire le indicazioni del Consiglio di Stato. Anche se in Comune sono convinti di avere un’arma in più per poi vincere la battaglia legale: in base a una circolare ministeriale del ‘97, anche senza un piano aggiornato le città possono introdurre una congestion charge a patto che sia una sperimentazione di un anno. E Palazzo Marino ha tagliato da 18 a 12 mesi il test. Quel documento, in cui farà il suo ingresso ufficiale il ticket, non è solo un tecnicismo. Sarà il consiglio comunale che dovrà discuterlo e approvarlo, indicativamente entro novembre.

È con questo passaggio che l’aula potrà dire la sua Area C. Solo dopo il voto la giunta approverà un’altra delibera — si stima all’inizio del 2013 — che renderà definitivamente legge la congestion alla milanese. Diverso il cammino del documento più politico e di strategia, il Piano urbano della mobilità: le linee guida saranno pronte a settembre. Da qui partirà il dialogo con la città fino allo sbarco in Consiglio dopo l’estate 2013.

(21 agosto 2012)


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/21/news/un_superticket_per_i_suv_in_centro_la_cura_antitraffico_dei_pisapia_boys-41239808/

IL CASO

Un superticket per i Suv in centro
la cura antitraffico dei Pisapia boys

La missione affidata ai tecnici in vista della fase 2 di Area C, la congestion charge di Milano, è quella di trovare una definizione normativa per i veicoli più grandi che sia a prova di Tar
di ALESSIA GALLIONE

Era stata una delle ipotesi su cui la giunta aveva ragionato anche un anno fa: un superticket per i Suv. Adesso la tentazione torna in campo. Ne avevano discusso anche allora, ai tempi della costruzione dell’architettura di quella che sarebbe stata la futura Area C: perché non far pagare ai Suv un pedaggio più alto dei 5 euro decisi per tutti? Una mossa che, in qualche modo, per la giunta avrebbe seguito la logica dell’evoluzione di Ecopass in Area C. Da un’arma — la pollution charge — pensata per combattere l’inquinamento alla sua trasformazione in uno strumento — la congestion charge — che, sul modello londinese, vuole sconfiggere il traffico.

Perché non cercare di scoraggiare ulteriormente l’ingresso in centro degli ingombranti veicoli? Una tentazione, quella del salasso per i giganti della strada presi di mira anche dal Fisco durante i controlli antievasione della Guardia di finanza in città, che è tornata ad aleggiare a Palazzo Marino. Con un nuovo studio messo in campo per capire come concretizzare l’idea in vista della fase 2 del provvedimento, quando la congestion finirà il periodo di sperimentazione e diventerà definitiva.

I tecnici dell’assessorato alla Mobilità di Pierfrancesco Maran verranno messi al lavoro. Per sciogliere quel rebus che, anche un anno fa, aveva frenato l’ipotesi anti Suv. Il primo compito degli esperti di Palazzo Marino, infatti, sarà quello di capire esattamente come definire gli Sport utility vagon. Serve una definizione tecnica inappuntabile e a prova di ricorsi. Perché se, a prima vista, si può riconoscere un Suv parcheggiato in strada, cosa lo rende tale sulla carta di una delibera? La lunghezza, l’altezza, la cilindrata? Tutte caratteristiche che potrebbero avere anche altre auto. Eppure, questa volta, l’ala più interventista dell’amministrazione sembra voler fare seriamente. L’idea è tornata ad affacciarsi nelle discussioni riservate che hanno portato alla decisione di far ripartire da settembre Area C. Tanto che, la possibilità di far pagare un ticket più alto agli eredi del fuoristrada, era stata accarezzata fin da questo primo giro.

Dopo i primi ragionamenti, però, l’orizzonte si è spostato a una fase successiva. Aggiornare il software in pochi giorni avrebbe potuto mettere in difficoltà Atm che gestisce il cervellone dove vengono registrate targhe e passaggi sotto le telecamere. Senza contare che, per quella che in ogni caso si annuncia come una rivoluzione per gli automobilisti, anche i fautori del super ticket vorrebbero fare una comunicazione capillare. Serve più tempo, insomma, per far scattare la stangata. Ma i tecnici sono di nuovo al lavoro.

(21 agosto 2012)

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