Rispondi a:

Inviato da avatar Oliverio Gentile il 21-08-2012 alle 11:10

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_21/siccita-autobotti-parchi-piante-alberi-giardini-innaffiare-2111511744947.shtml

Parchi e giardini ogni giorno vengono dissetati con la pioggia degli idranti

Sos verde, un «sollievo» da 270 mila litri

Task force di autobotti per 89 aree. Kipar: ora adottiamo gli alberi sotto casa

Autobotte al Castello (Fotogramma)Autobotte al Castello (Fotogramma)







MILANO - Spariscono i faggi e le betulle. Sopravvivono i sorbi e i bagolari. Il verde urbano cambia fogge e colori. In viaggio dall'alba al tramonto, dal centro alla periferia, con l'autobotte che disseta le aiuole fiorite e gli alberi più giovani, quelli (22 mila) piantati tre anni fa e dunque messi a dura prova dall'estate, forse la più calda, sicuramente la più asciutta del decennio. L'autobotte si è rifornita ad un idrante del Comune. L'acqua che manca dal cielo si risucchia dalle cavità sotterranee e si reinfonde al verde tremebondo: 100-150 litri ad albero. Il giovane tiglio (25 centimetri di circonferenza, 4 metri d'altezza, 10 anni l'età stimata), piantato nell'aiuola che sta a destra della fontana di piazza Castello, si sta giocando in questi giorni di fine agosto il tutto per tutto: i cento litri di acqua scorrono in un tubolare che forma un anello attorno alla zolla dove le sue radici affondano e possono assorbirla, un po' per giorno. Fino alla prossima iniezione.

Autobotte al parco Forlanini (Fotogramma)
Autobotte al parco Forlanini (Fotogramma)







Alberto Antonelli, direttore tecnico
del consorzio Coges, che ha in gestione il verde cittadino (17 milioni di metri quadri di cui solo 2 milioni coperti da impianti di irrigazione), ha suddiviso la città in tremila particelle: «Ogni giorno le autobotti irrigano 89 di queste aree verdi piantumate e ogni dieci giorni il giro ricomincia». L'autobotte cambia particella. Va oltre la via Carducci dove i filari di sorbi resistono al caldo africano come i bagolari di via Vincenzo Monti, le cui radici cercano acqua nelle profondità del terreno. Non per nulla li chiamano spaccasassi. Fa tappa in via Marina e poi in via Palestro, a Villa Belgioioso, ai giardini Montanelli, e ancora via Legnano, e su in corso Sempione, dopo aver seminato l'oro liquido sui bastioni di Porta Venezia e poi viale Elvezia.

Il caldo toglie il respiro.
Ma sono concesse solo pause tecniche, per riempire l'autobotte. E si ricomincia, in periferia, ogni zona ha le 2 autobotti e 2 uomini per autobotte. Instancabili. Il parco di Trenno è assetato più dei giardini del centro. Così via Washington e via Giotto e piazza de Angeli. «Lodevole iniziativa - dice l'architetto paesaggista Andreas Kipar -. A Berlino in questi giorni il comune sta lanciando l'appello ai cittadini perché diano acqua alle piante sotto casa. Presto le autobotti non basteranno più. Ci stiamo tropicalizzando e non siamo attrezzati. Dovremo rinunciare alle fioriture e scegliere piantumazioni che richiedano meno acqua. E forse chiedere anche noi l'aiuto di tutti». Come già fa la portinaia più "verde" di Milano, che ha preso sotto la sua ala il Ginko Biloba di via Varese, accudendolo come le piante del suo giardino e che Green City talia ha per questo deciso di premiare.

Paola D'Amico 21 agosto 2012 | 9:43

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta