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Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_22/metropolitana5-slitta-apertura-governo-taglia-fondi-Zara-Bignami-2111523449548.shtml

Il debutto del tratto Zara-Bignami spostato a novembre

Slitta l'apertura della M5 tra Zara e Bignami
E il governo taglia i fondi per la seconda tratta

La linea Lilla che dovrebbe collegare Zara con la Bicocca e San Siro a viale Fulvio Testi. Tagliati il 30% dei finanziamenti statali

MILANO - Ritardi cronici e meno soldi in cassa. Ci sono due nuovi ostacoli sul tracciato del metrò 5, la linea lilla in costruzione tra lo stadio Meazza e viale Fulvio Testi. La prima tratta Zara-Bignami mancherà l'annunciato appuntamento di fine ottobre e sarà inaugurata - secondo le previsioni più ottimistiche dei tecnici - solo alla metà di novembre. La direttrice Monumentale-San Siro è stata invece colpita dai tagli estivi del governo Monti: il finanziamento statale per il 2012 è stato ridotto del 30 per cento e il Comune si trova ora costretto a ridiscutere accordi e linee di credito con Roma per assicurare la sostenibilità dell'operazione e scongiurare l'ipotesi di un flop clamoroso in vista di Expo 2015.

RITARDI - Palazzo Marino è in allarme. Ma andiamo con ordine. La M5 è un'infrastruttura divisa in due parti. La prima - 7 stazioni e 5 chilometri di tunnel tra la fermata Zara e il capolinea di Bignami-Bicocca, operai nello scavo dal settembre 2007 e un investimento pubblico-privato di oltre 587 milioni di euro - avrebbe dovuto essere avviata nel maggio scorso durante la visita di papa Benedetto XVI. Il viaggio inaugurale venne annullato in extremis, cancellato dalla commissione interministeriale per la sicurezza dei trasporti: perché? Il collegio di esperti non aveva ottenuto chiarimenti «adeguati» sui protocolli di evacuazione, le vie di fuga, gli allarmi e le procedure anti incendio, e considerava «non esaustiva» la documentazione sull'affidabilità della terza rotaia che dà elettricità alla linea.
Sono trascorsi tre mesi di collaudi degli impianti, prove di viaggio e test senza passeggeri in galleria. Ma il destino del metrò 5 non è ancora definito. La commissione di sicurezza tornerà a riunirsi nella prima metà di settembre per effettuare nuovi sopralluoghi e verifiche, e il garante del ministero non sarà convocato prima della fine del mese. Domanda: quando potranno essere attivate le stazioni? Il Comune predica cautela. L'inaugurazione sarà messa in calendario solo quando saranno depositate tutte le certificazioni. Nessuno vuole azzardare un'altra falsa partenza. E i tempi, di conseguenza, potrebbero scivolare in avanti.

LA SECONDA TRATTA - Cambiamo lato, adesso. Il cantiere della seconda tratta - 10 fermate su 6,7 chilometri di binari dal Monumentale a San Siro, un project financing da oltre 864 milioni - sono stati aperti nell'ottobre 2010 e dal marzo scorso sono state entrate in azione le «talpe» meccaniche che bucano il sottosuolo. L'inaugurazione, da contratto, è fissata ad aprile 2015. Ma la revisione del contributo statale rischia di far saltare i piani. Che succede? Il ministero delle Infrastrutture garantisce un investimento complessivo di 385 milioni sulla seconda direttrice M5, ma ha deciso di scaglionare e alleggerire le tranche. Per il 2012 erano previsti 77 milioni di euro: a fine luglio ne sono stati sbloccati appena 54 (stanziati e non ancora erogati). La revisione del finanziamento pubblico, temono a Palazzo Marino, rischia ora di dissestare il piano economico e di compromettere la rincorsa all'Expo. Per evitare il crack della M5 il Comune ha intavolato un serrato confronto con Roma e presentato una richiesta urgente al ministero: «Bisogna riequilibrare i capitoli di spesa tra il metrò 5 e il metrò 4 sulla base del progressivo stato di avanzamento dei lavori».

Armando Stella 22 agosto 2012 | 12:27