Rispondi a:

Inviato da avatar Oliverio Gentile il 25-08-2012 alle 20:29

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_25/islamici-ramadan-accuse-scola-2111566245435.shtml

«Inopportuno sottolineare la necessità di isolare i violenti»

Islamici, festa per il Ramadan: nuove accuse a Scola dal vice presidente dei giovani musulmani

Dopo le polemiche per la mancata lettura del testo inviato dall'arcivescovo

(Fotogramma)

 







MILANO - Parte da alcuni titoli di giornale: «Ignorato il messaggio di Scola», «I musulmani cestinano la lettera di Scola». E ha l'obiettivo di «fare chiarezza». Il messaggio firmato da Ahmed Abdel Aziz, vice presidente dei Giovani musulmani d'Italia, arriva dopo le polemiche per la mancata lettura del testo inviato dall'arcivescovo di Milano alla comunità islamica milanese per la festa di fine Ramadan, celebrata lo scorso 19 agosto all'Arena. La risposta ruota intorno a due nuclei.

LA POLEMICA - Il primo è organizzativo, e spiega perché il testo del cardinale Angelo Scola non sia stato letto: «In primo luogo don Giampiero Alberti, responsabile del dialogo interreligioso per la curia milanese, era stato invitato a presenziare alla cerimonia e in nessun momento aveva accennato alla volontà di trasmettere un messaggio al pubblico presente all'Arena. Non c'era stato quindi nessun accordo ufficiale in tal senso e per questo non faceva parte del programma, pertanto gli organizzatori hanno deciso di far intervenire, in rappresentanza di tutta la città, il "sindaco d'agosto" Cristina Tajani».

LA RICOSTRUZIONE - La ricostruzione prosegue quindi con la consegna della busta, durante la celebrazione, sostenendo che poi «gli organizzatori hanno velocemente valutato che il messaggio dell'arcivescovo Scola doveva essere citato con i dovuti ringraziamenti nel sermone. Purtroppo il delegato della Curia non ha atteso e si è precipitato a criticare vistosamente gli organizzatori davanti a giornalisti ed autorità con modi assolutamente incongrui a quel tipo di contesto». Nei minuti successivi padre Alberti, come ricostruito dal Corriere , è andato via dall'Arena spiegando: «Si è persa un'occasione per far venire fuori una collaborazione che procede da tanto tempo...» e ha cercato di sminuire l'accaduto: «Solo un disguido».

LE NUOVE ACCUSE - Il nuovo messaggio firmato dal vice presidente dei Giovani musulmani d'Italia va però oltre, ed entra nel merito del messaggio inviato dalla curia milanese: «Credo non sia opportuno né usuale fare gli auguri a una comunità religiosa sottolineando la necessità di isolare i violenti come è stato fatto da Scola, questo passaggio è stato percepito dai musulmani come un'accusa. I 100 mila cittadini musulmani di Milano che lavorano, studiano e si impegnano positivamente in questa società non sopportano più che la loro religione venga associata all'estremismo o alla violenza, ritengono che sia una mancanza di rispetto e a maggior ragione in un momento di festa per la propria comunità. Negli anni passati, mai, Tettamanzi (predecessore di Scola, ndr ) aveva fatto certi accostamenti. Credo che sia il momento di aprire una fase nuova, in cui i rapporti debbano essere ripensati. Bisogna fare molta attenzione a non confondere mai il dialogo interreligioso con il dialogo tra le rappresentanze delle comunità religiose e le loro istituzioni e, in questa fattispecie soprattutto le comunità religiose devono collaborare per la garanzia dei diritti di tutti senza mai ostacolarli».

Gianni Santucci 25 agosto 2012 | 18:19

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta