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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 28-08-2012 alle 09:03

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_28/traffico-merci-riforma-regole-2111589597539.shtml

Il Comune: investimenti per 3 milioni di euro

«Meno furgoni all'interno di Area C»
Via alla riforma del traffico merci

L'assessore al Commercio D'Alfonso: patto con le categorie produttive contro il traffico

(Fotogramma)









MILANO - I furgoni si raccoglieranno nel piazzale dell'Ortomercato, sotto le finestre della Sogemi, dove sarà allestita la nuova piattaforma unica del traffico merci. Qui, ogni mattina, saranno «rotti» e riordinati i carichi dei prodotti da consegnare ai negozi del centro storico; le forniture saranno suddivise per categorie, percorsi, orari, priorità; a quel punto la flotta di servizio ripartirà verso l'Area C e sarà seguita sui monitor della centrale di controllo.

MENO FURGONI - Obiettivo: «Razionalizzare i trasporti, compattare e velocizzare le consegne, evitare viaggi multipli, disorganizzati e inutili, e così ridurre il numero di mezzi pesanti e inquinanti che ogni giorno attraversano la città per rifornire gli scaffali dei commercianti». Il progetto di riforma del carico e scarico merci è alla fase finale. L'assessore alle Attività produttive, Franco D'Alfonso, lo presenterà verso la metà di settembre, alla ripartenza del ticket d'ingresso (attualmente sospeso dal Consiglio di Stato). Il Comune stima un investimento da 3-4 milioni di euro: «Le risorse - anticipa D'Alfonso - saranno recuperate dalla quota di introiti di Area C "prodotta" dal traffico di servizio».

IL PIANO - Se ne parlò già un anno fa, ai tavoli di confronto preliminari sulla congestion charge, quando Area C era ancora un'ipotesi e i rappresentanti del mondo economico milanese chiedevano «forme di risarcimento» del ticket (in sostanza proponevano uno scambio: noi paghiamo il pedaggio ma vogliamo tecnologie innovative, vantaggi competitivi, più piazzole di sosta). Da allora, secondo l'intesa poi raggiunta nella commissione di monitoraggio del sistema antitraffico, i tecnici di Palazzo Marino hanno studiato vizi e difetti della rete di distribuzione e preparato uno schema di riforma per l'assessore D'Alfonso.

NEGOZI - I Bastioni sono il cuore propulsore e produttivo di Milano: in centro sono insediati 7.113 tra piccoli negozi, esercizi commerciali e megastore (il 23 per cento delle attività cittadine) che danno lavoro a circa 295 mila addetti (il 37 per cento). I mezzi di servizio devono alimentare costantemente questa maglia di attività economiche, e per farlo riempiono le strade: i veicoli merci generano il 12,7 percento del traffico in centro (ogni giorno passano sotto le telecamere 8.500 furgoni, per 12 mila accessi quotidiani). In questa categoria sono inseriti i mezzi utilizzati dai corrieri (il 30-35 percento dei prodotti trasportati sono generi alimentari), dalle ditte artigiane, dagli installatori, dai manutentori e, più in generale, i veicoli di tutti i soggetti economici che operano nella cerchia. Il flusso maggiore di spostamenti, secondo i calcoli dell'Agenzia per la mobilità e l'ambiente (Amat), si registra tra le 7 e le 7.30, prima che scatti il divieto, si stabilizza fino alle 9.30, fa segnare una nuova curva di crescita verso le 10 e poi cala regolarmente fino alle 18: «È un traffico prevalentemente occasionale - si legge nei documenti dell'Amat -. Il 75% dei mezzi entra nella Ztl per non più di dieci giorni l'anno».

LA NUOVA LOGISTICA - Il progetto dell'assessore D'Alfonso vuole provare a governare i movimenti di questa enorme flotta commerciale: «Istituiremo un consorzio di gestione misto, pubblico-privato, con Comune, Sogemi e le associazioni di categoria». L'Ortomercato ospiterà la sede di questa nuova società di servizi. I viaggi saranno sorvegliati con i Gps e verificati con le scatole nere. La nuova logistica debutterà entro l'anno e sarà accompagnata, nel 2013, dal processo di ampliamento e informatizzazione delle piazzole di sosta e dal rinnovo del parco mezzi, meno gasolio e più motori elettrici. Un sistema di premi e disincentivi, sconti e penalità, dovrebbe convincere negozi e imprese a scegliere il nuovo sistema di distribuzione.

Armando Stella 28 agosto 2012 | 8:37

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