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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 29-08-2012 alle 10:46

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/08/29/news/area_c_atm_cambia_il_piano_dirottando_i_bus_in_periferia-41633566/

TRAFFICO E AMBIENTE

Area C, Atm cambia il piano dirottando i bus in periferia

Capolinea via dal centro: le modifiche riguarderanno le linee 67, 74, 37, 86 e 84. Maran insiste: "Dobbiamo anche semplificare le tariffe per i pendolari in arrivo dall'hinterland"
di ILARIA CARRA

Si partirà cambiando tre nuovi capolinea di autobus, introdotti a gennaio con il debutto del ticket per il centro ma con pochi viaggiatori, e inserendo corse sulle tratte dove invece c’è più domanda. Il rafforzamento del trasporto pubblico era scattato con il via ad Area C: più corse del metrò e linee extra su gomma per reggere l’urto della migrazione di automobilisti sui mezzi pubblici. Mentre prepara il ritorno del ticket in città, a metà settembre, è proprio sulla base del reale andamento dei flussi di traffico nei primi mesi di vita del ticket che il Comune sta studiando anche il restyling del potenziamento di mezzi. Un cambio che si sta valutando con Atm e che verrà introdotto, si ipotizza, da gennaio. Intanto sempre Palazzo Marino, sul fronte delle tariffe per i mezzi pubblici a Milano e nell’hinterland, ribadisce con Maran la volontà di «lavorare a un sistema più semplice».

Il piano trasporti da nove milioni di euro, tutti finanziati con i proventi della stessa congestion charge, si avvia alla revisione. Si pensa a uno scambio: abbandonare i rinforzi messi in campo su tre linee che sono state poco utilizzate dai milanesi e dirottare i chilometri extra di servizio dove invece è emersa una maggior richiesta di trasporto. L’esperienza dei primi sette mesi di ticket, fino alla sospensione di fine luglio, insegna e indica la rotta da seguire per migliorare il servizio. L’ipotesi di lavoro la annuncia lo stesso assessore ai Trasporti, Pierfrancesco Maran. Ai microfoni di Radio Popolare lancia «una riorganizzazione del potenziamento già avvenuto con Area C, diminuendo quello in centro e spostando il potenziamento sulle linee periferiche o quelle di collegamento da fuori città». Così, potrebbero ritornare ai vecchi capolinea i tre autobus che erano stati allungati all’interno della Cerchia dei Bastioni per evitare trasbordi in metrò per una o due fermate.

Il milanese, si è capito in questi mesi, preferisce usare il metrò anche per brevi tratti. L’intenzione è allora quella di far partire il 37 sempre da piazza VI Febbraio ma di farlo fermare in piazza della Repubblica e non più a Cavour, dentro Area C. Così anche il bus 67 partirà sempre da Baggio ma vedrà spostata l’ultima fermata a Cairoli, arretrando da piazzale Baracca, mentre la linea 74 da Famagosta potrebbe finire le corse in piazzale Cantore e non più in piazza Sant’Ambrogio. In cambio, verranno potenziate le linee periferiche più utilizzate dai milanesi. Il piano allo studio ipotizza più corse su tre linee: oltre alla 67, si pensa di potenziare la linea 86 che serve il quartiere Adriano. E lo stesso vale per l’84 che collega Rogoredo e San Donato a largo Augusto.

È sul fronte delle tariffe, invece, che escludendo aumenti a Milano, l’assessore Maran ricorda che «fuori città ci sarà un aumento di meno del 3 per cento legato all’inflazione». Ed è proprio per le tratte fuori dai confini del capoluogo, le zone interurbane su cui da mesi le istituzioni sono al lavoro per rivisitare il complicato sistema del Sitam e le decine di tariffe oggi vigenti, che il Comune assicura: «Tutte le grandi città hanno un sistema diviso per aree, ma a Milano stiamo lavorando ad un sistema molto più semplice — dice Maran — ora abbiamo aree e quadranti ed è impossibile capire quanto si paga senza una cartina dettagliata. Resta comunque ragionevole tenere il criterio della distanza per costo biglietti».

Per la Provincia la soluzione è semplice, con due fasce: «Propongo due tariffe — dice la sua l’assessore ai Trasporti, Giovanni De Nicola — 1,50 per viaggiare a Milano e nei Comuni della prima cintura e un prezzo maggiorato per andare dai Comuni della seconda fascia verso Milano e la prima cintura. Così si eliminerebbe il paradosso che viaggiare da un capo all’altro di Milano costa 1,50 e da Famagosta ad Assago più di 2 euro».

(29 agosto 2012)

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