Rispondi a:

Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 05-09-2012 alle 22:44

In questi casi si parla di "ricette" a richiamare l'esigenza che ci siano diversi elementi che interagiscono tra loro nella giusta misura per ottenere un risultato positivo.

Gli stessi ingredienti usati male possono creare un disastro.

Il patto di stabilità è un ingrediente imposto dallo stato, altri ingredienti sono imposti dai cittadini e dal territorio e da eventi internazionali, ecc...

Ovvio che questo ingrediente può essere compatibile o meno con gli altri, e anche quando la ricetta lo prevede può sempre essere usato bene o male, ovvero in misura sbagliata.

Detto questo passo alla mia ricetta economica personale:

Il primo ingrediente che non può mancare è l'equilibrio demografico: ogni area può ospitare un certo numero di abitanti, se si va oltre il limite non c'è ricchezza sufficiente per tutti, se si scende sotto una certa soglia non c'è abbastanza densità per sostenere un sistema di produzione di massa come quello delle grandi città.

Queste due soglie variano da territorio a territorio, da città e città, e sono influenzate anche dalle infrastrutture e dai territori vicini.

Una buona amministrazione come prima cosa dovrebbe individuare questi limiti, osservare se la situazione demografica è all'interno del suddetto intervallo, se non lo fosse operare in primis per riportare la situazione in equilibrio.

Se non c'è questo equilibrio demografico non esiste sistema economico in grado di garantire una ricchezza sufficiente a tutti.

Nel caso la città abbia i numeri giusti può prosperare.

Per prosperare servono due ingredienti importanti, un buon bilancio commerciale con le aree esterne e una produzione di ricchezza interna.

Deve essere quindi individuato un mercato interno di produzione e consumo: se i cittadini del comune acquistano mobili svedesi, cibo francese e mangiano in ristoranti cinesi i loro soldi escono fisicamente dal comune. Per mantenere l'equilibrio queste persone devono lavorare per aziende che esportano in svezia, francia e cina.

La protezione del bilancio commerciale è fondamentale e va protetta se necessario.

Per mantenere l'equilibrio si può agire limitando la presenza di aziende "estere" incentivando quelle interne. Questo va contro l'attuale idea di mercato libero e sta facendo danni in ogni ordine e grado di livello.

Ogni mercato locale andrebbe protetto, ma si fa l'opposto incensando gli investimenti esteri come manna dal cielo.

La produzione di ricchezza è l'altro parametro che si lega al mercato: non avendo materie prime la nostra ricchezza sono i cittadini e il loro lavoro.

Se importiamo legno e col lavoro lo trasformiamo in sedie che poi esportiamo con un ricavo significa che dopo aver importato 100 legno e esportato 100 sedie in città sono rimaste N sedie, una ricchezza che ha elevato la qualità di vita dei cittadini; e così per ogni altra cosa prodotta o trasformata.

E' l'unica strada percorribile per il benessere.

Quindi una città sana produce, non burocrazia, non scartoffie... produce beni e servizi tipici di una vita ad alto tenore.

Continuiamo coi beni pubblici e le attività pubbliche.

Tutti i beni e le attività di interesse comune devono essere pubbliche, non è ammissibile che qualcuno lucri su un servizio utile o addirittura indispensabile alla comunità.

Se qualcuno compra un'azienda pubblica è perché pensa di poterci fare soldi, allora quell'azienda va valorizzata dal gestore pubblico.

I soldi esistono per creare ricchezza attraverso il lavoro, sono nati per quello, e il debito pubblico è l'investimento che chi governa fa per farci lavorare.

Azzerare il debito pubblico equivale ad uccidere il mercato del lavoro.

Il dramma del patto di stabilità è che non risolve i problemi strutturali.

Io potrei dire anche domani come fare a risanare i conti pubblici del comune, dell'Italia e dell'Europa ma sarebbe necessario cambiare radicalmente il sistema economico e alcune regole che ci hanno insegnato essere le uniche giuste ma non è così.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta