Rispondi a:

Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 06-09-2012 alle 01:05

Fatti che esigono profonda tempestiva chiarezza

"Vendita del 29,75% della società, in capo al Comune di Milano, al fondo F2I".

"Inquirenti e investigatori vogliono accertare se siano state commesse irregolarità nello stesso bando di gara e se c'è stato qualcuno che ha avvertito con largo anticipo i due di un'operazione con cui alla fine F2I si è aggiudicata per 385.000.001 euro (un euro in più rispetto alla base d'asta) una fetta consistente di Sea".

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_settembre_5/sea-perquisizioni-finanza-vendita%20-2111698801623.shtml

Inchiesta sulla vendita sea

Sea, perquisizione della Guardia di Finanza negli uffici di Linate

L'inchiesta riguarda la vendita delle quote della società aeroportuale al fondo F2I

(Fotogramma)

 







MILANO - Una perquisizione è in corso negli uffici della Sea a Linate nell'ambito dell'inchiesta sulla vendita del 29,75% della società, in capo al Comune di Milano, al fondo F2I. Negli uffici della società di gestione degli aeroporti milanesi sono arrivati gli uomini delle Fiamme Gialle per acquisire una serie di documenti. Le perquisizioni sono state disposte dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo titolare dell' inchiesta nella quale al momento sono indagati, dallo scorso maggio, Vito Gamberale, amministratore delegato di F2I ed ex Ad di Società Autostrade, e Mauro Maia, socio nel fondo per le infrastrutture.

L'INCHIESTA - L'indagine, che sempre lo scorso maggio aveva visto le fiamme gialle acquisire documentazione in Comune a Milano, intende far luce sulla cessione del 29,75% di azioni della società che gestisce gli aeroporti milanesi a F2I e capire come mai, questa l'ipotesi, Gamberale e Maia sapessero quattro mesi prima del bando di gara poi vinto dal fondo per le infrastrutture. Da quando si è saputo le perquisizioni presso Sea sono «presso terzi» e dunque non c'è alcun indagato tra i manager della società. L'inchiesta che ha portato Gamberale e Maia ad essere accusati di turbativa d'asta è nata da una telefonata del 14 luglio dell'anno scorso intercettata nell' ambito di un'indagine della procura di Firenze e trasmessa, assieme ad altri atti, a quella di Milano, nella quale l'amministratore delegato di F2I conversando con Maia aveva parlato della possibile indizione di parte di Palazzo Marino del bando di gara e di un appalto «fatto su misura» per le esigenze del fondo. Si tratta di un dialogo che ha aperto una serie di interrogativi e in base al quale inquirenti e investigatori vogliono accertare se siano state commesse irregolarità nello stesso bando di gara e se c'è stato qualcuno che ha avvertito con largo anticipo i due di un'operazione con cui alla fine F2I si è aggiudicata per 385.000.001 euro (un euro in più rispetto alla base d'asta) una fetta consistente di Sea.

Redazione Milano online 5 settembre 2012 | 21:07

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta