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Milano, 10 settembre 2012 – Sono iniziati questa mattina i lavori per il restauro conservativo del ponte della Conca dell’Incoronata (anche noto come ‘Ponte delle Gabelle’), in via San Marco. Un intervento che consentirà di restituire ai residenti e a tutti i cittadini la piena fruibilità di un luogo storico prezioso.

“In vista di Expo 2015 – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Lucia Castellano che questa mattina, insieme a Navigli Lombardi, ha svolto un sopralluogo sul cantiere –, vogliamo restituire ai cittadini e valorizzare una località che molti ancora non conoscono. L’auspicio è che la Conca dell’Incoronata, ideale centro del Distretto del Design di Milano, diventi la location per eventi di prestigio e punto di riferimento turistico in una sorta di percorso leonardesco. Ricordo, infatti, che qui sono ancora presenti le cosiddette Porte Vinciane”.

Il ponte, datato intorno alla fine del 1400 e testimonianza del passaggio del Naviglio della Martesana, sarà impermeabilizzato e consolidato, mentre i parapetti saranno in parte riverniciati e in parte sostituiti con elementi adeguati alle norme vigenti in materia di sicurezza. Tutte le opere, sia quelle di conservazione che quelle che prevedono la sostituzione o l’integrazione degli elementi preesistenti, sono state approvate dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Milano.

I lavori hanno un costo complessivo di 130 mila euro circa e termineranno entro il mese di ottobre. A quel punto si provvederà alla bonifica dell’area da erbe e arbusti infestanti e potrà avere inizio il restauro conservativo delle Porte Vinciane che sarà realizzato grazie al contributo di uno sponsor trovato da Navigli Lombardi (Riva 1920).
A titolo gratuito, l’Ente Regionale Sviluppo Agricolo e Forestale (ERSAF) provvederà a tenere pulita l’area, con un programma di lavoro già approvato dalla Soprintendenza.

“Sono molto contenta di questo intervento – aggiunge l’assessore Castellano – che si era reso necessario dopo 15 anni dall’ultimo restauro. E ringrazio Navigli Lombardi per il suo determinante contributo in questa importante opera di valorizzazione. I lavori, infatti, sono solo il primo passo. Vogliamo restituire la Conca alla città grazie alla programmazione di eventi e attività e con progetti che ne prevedano un utilizzo costante. Gli interventi di restauro sono fini a se stessi se i luoghi non vengono vissuti e restano abbandonati al degrado e agli atti vandalici”.