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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 11-09-2012 alle 18:18

Da milano.repubblica.it:

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IL CASO

Biglietti gratis finiti ai bagarini
una 'squalifica' per i consiglieri

Rizzo, presidente del Consiglio: “Propongo sei mesi di sospensione per chi viene scoperto a farne un cattivo uso”. Contrario il Pdl: “Non abbiamo bisogno di moderni Savonarola”
di ALESSIA GALLIONE

Biglietti gratis finiti ai bagarini una 'squalifica' per i consiglieri

Nessuna marcia indietro ufficiale: i consiglieri comunali continueranno a ricevere i biglietti omaggio per lo stadio. Ma, dopo il caso dei ticket di Palazzo Marino finiti in mano ai bagarini, il presidente dell’aula Basilio Rizzo propone una sorta di 'sanzione': «Ne discuteremo con i capigruppo — spiega — ma d’ora in poi i consiglieri saranno pienamente responsabili dei biglietti e, nel caso di un cattivo uso, secondo me dovrebbe esserci una 'squalifica': per sei mesi o un anno non dovrebbero riceverli». Una novità riguarda gli assessori: in futuro non riceveranno più gli ingressi alle partite in modo automatico. Gli esponenti della giunta che li vorranno dovranno richiederli all’assessorato allo Sport.

Il primo a rischiare il 'cartellino rosso' è il consigliere del Pdl Armando Vagliati: erano suoi i tagliandi di Inter-Roma acquistati da un venditore abusivo fuori dallo stadio. Lui si era difeso: «Li ho dati a mia mamma perché li regalasse ai poveri del quartiere». E, adesso, di fronte alla possibilità di non averli più per un periodo di tempo insorge: «La squalifica? Non esiste neanche il pensiero. Sono uno dei pochi che non è mai andato allo stadio e che li regala a chi non può permetterselo. Qual è la mia colpa? Non abbiamo bisogno di moderni Savonarola».

Era stato questo incidente ad allarmare l’assessore allo Sport Chiara Bisconti. Che ha avuto un incontro con Rizzo per «mettere ordine». Risultato: la gestione dei biglietti passerà alla presidenza del Consiglio. Anche se ogni consigliere continuerà ad avere diritto a due posti a testa. «Ma se, come ha già fatto il consigliere Calise, qualcuno volesse rinunciare può farlo», spiega Rizzo. Che aggiunge: «I biglietti saranno nominali: ognuno dovrà rispondere fino in fondo del loro uso. L’importante è la trasparenza. Per me non rappresentano un privilegio e, comunque, non sono vendibili: qualora fossero monetizzabili per la comunità sarei d’accordo a non distribuirli più». Per ora nessun taglio. Anche se, già oggi, Rizzo discuterà la sua proposta di 'squalifica'.

Le regole erano cambiate con l’inizio del campionato: 160 dei 330 biglietti per ogni evento sportivo previsti dalla convenzione tra il Comune e il consorzio San Siro 2000 (formato da Inter e Milan) vengono assegnati a scuole, centri socio-ricreativi, ai dipendenti comunali. Anche allora, però, non c’era stato nessun taglio per i 150 tagliandi a disposizione di politici e dirigenti. Il capogruppo dei Radicali Marco Cappato commenta così l’idea di Rizzo: «Ogni elemento di trasparenza in più va sempre bene, ma se si vuole affrontare alla radice il problema bisogna riformare la convenzione per decidere chi ha diritto a entrare allo stadio gratis. Per me il Comune dovrebbe avere solo una quota di biglietti per esigenze di rappresentanza». Per Carmela Rozza del Pd: «Ne discuteremo partendo da due esigenze: la trasparenza e l’efficienza». Carlo Masseroli del Pdl sbotta: «Quello che deciderà la presidenza va bene, ma non rendiamoci ridicoli. Milano ha altre priorità».

(11 settembre 2012)

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