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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 14-09-2012 alle 11:37

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_settembre_14/terapia-antitraffico-editoriale-smog-2111815156862.shtml


IL COMMENTO

La terapia antitraffico, Milano e la sfida della vivibilità

«Le domeniche a piedi sono una forma di educazione della cittadinanza che, dopotutto, spetta all'amministrazione»

A i non pochi che si domandano che senso ha una nuova domenica senza auto, la prima delle tre programmate entro l'anno, bisognerebbe probabilmente rispondere che di una forma di educazione della cittadinanza si tratta, compito che, dopotutto, spetta all'amministrazione, anche se raramente lo esercita. Un'educazione, in questo caso, a non usare l'automobile in città o a usarla il meno possibile; una dissuasione, dunque, una disintossicazione che numerose grandi metropoli si sono già da tempo imposte e che altre dovranno imporsi, pena un abbassamento - ormai lo sappiamo - della qualità della vita, fatto di inquinamento, di stress da imbottigliamento, nonché di troppo tempo prezioso perduto nel traffico.
Questa e le altre due domeniche non servono, dunque, come qualche cittadino scocciato butta lì, per permettere ai ragazzini di schettinare o giocare a pallone nelle strade del centro, bensì per insegnare ai loro genitori che si può prescindere dall'uso dell'auto, che si possono usare i mezzi pubblici, che si può andare in bicicletta o, eventualmente, anche a piedi. E tanto meglio se questo poi permette ai ragazzini di correre su pattini e monopattini e, più in generale, a molti milanesi di godersi monumenti, vie, locali e piazze al ritmo, ormai quasi completamente perduto, del passeggio.
Lunedì, poi, riprendono le limitazioni dell'Area C e forse, stavolta, verranno accolte con maggior benevolenza che nella scorsa primavera, se non altro per il fatto che, in queste due prime settimane di settembre, complici, magari, la pioggia degli scorsi giorni e l'inizio delle scuole, la circolazione si è fatta intensissima, come da molti mesi non eravamo più abituati a vederla. Chissà che qualche milanese in più non saluterà con sollievo la reintroduzione della tassa sul traffico e che qualche commerciante non rinuncerà a quei cartelli che accusavano Area C di essere la causa della riduzione del giro d'affari. L'esperimento, fatto da non pochi negozianti del centro, di pagare ai clienti i cinque euro del biglietto d'ingresso, senza che per questo siano stati ottenuti migliori risultati di vendita, dovrebbe far riflettere sulle vere ragioni del calo del business. Seppure bruscamente interrotta prima dell'estate, la limitazione del traffico automobilistico è una scelta forse difficile, forse scomoda se non ostica per molti o per pochi, però sicuramente necessaria per impedire che le strade milanesi si trasformino definitivamente in incessante fiume di macchine.
Ciò detto, qualsiasi tipo di restrizione per i mezzi privati è possibile soltanto a condizione che quelli pubblici funzionino al meglio, senza attese sproporzionate, senza autobus o carrozze del metrò affollati all'inverosimile, tali da far rimpiangere l'auto piacevolmente vuota. E a condizione, anche, di fare sempre più posto, con nuove piste - ma lo si è già scritto innumerevoli volte - ai ciclisti che, stando ai dati della Federazione italiana amici della bicicletta, sono, probabilmente con il favore della prolungata stagione secca, in continuo aumento.

ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI 14 settembre 2012 | 10:35

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