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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 23-10-2012 alle 12:30

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_ottobre_23/sgombero-villette-aler-occupate-collettivo-lambretta-2112376789239.shtml

Le villette a lambrate - Il Comune aveva chiesto alla questura di non procedere

Sgombero Lambretta, in tre sul tetto
Centinaia di giovani sfilano in corteo

Fumogeni e un sasso contro la sede dell'Aler. Pisapia: «La motivazione dell'Aler non convince»

Il corteo (Photoviews)

 







MILANO - Quattro villette Aler (abbandonate da 11 anni), tra via Apollodoro e piazza Ferravilla (Lambrate), occupate abusivamente la scorsa primavera dai giovani del collettivo «Lambretta», sono state sgomberate dalle forze dell'ordine alle 9 di martedì mattina. Ci sono stati alcuni momento di tensione tra i ragazzi dei centri sociali e i poliziotti. Quasi tutte le persone presenti al momento dello sgombero (circa una sessantina) sono state allontanate dalla struttura, tranne tre giovani che sono riusciti a salire sul tetto. Un centinaio di militanti si è radunato in presidio di fronte all’ingresso, chiuso dagli agenti in assetto antisommossa. Le villette sono state chiuse con porte blindate. I tre sul tetto hanno parlamentato con l'Aler, chiedendo i documenti che illustrano il progetto di riqualificazione degli edifici. Dopo averli visti, hanno dichiarato di ritenerli «insufficienti» e quindi di voler proseguire la protesta. Mercoledì mattina alle 9.30 è prevista una manifestazione di solidarietà a partire da piazza Leonardo Da Vinci.

IL CORTEO - Intorno alle 19, un corteo composto da alcune centinaia di giovani è partito da piazza Ferravilla in direzione delle villette sgomberate. Il corteo era aperto dagli striscioni «A Milano nel 2012 è la 'ndrangheta ad ordinare gli sgomberi: Zambetti e Aler vergogna» e «Il Lambretta paura non ne ha». A controllare la manifestazione, un ingente numero di forze dell'ordine in divisa e in borghese. Alcuni fumogeni e un sasso sono stati lanciati contro la sede dell'Aler in viale Romagna a Milano da alcuni giovani con il volto coperto.

PISAPIA - «Non ero stato informato dello sgombero del Lambretta», ha dichiarato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. «La proposta di sgombero - spiega - non è stata autorizzata dal Comune, ma dall'Aler, con una motivazione che non convince assolutamente, cioè che parte di quelle villette fossero destinate ad Expo, cosa non vera». Una possibile soluzione per il collettivo Lambretta, secondo il primo cittadino, è «partecipare ai bandi per gli spazi vuoti messi a disposizione dal Comune di Milano per chi ha un progetto. il collettivo Lambretta ha dimostrato di avere idee e progetti utili al quartiere».

Lo sgombero da YouReporter




LA LETTERA DEL COMUNE - La settimana scorsa il Comune, con una lettera ufficiale inviata da Paolo Limonta al questore di Milano, aveva chiesto di non procedere allo sgombero. In quell'occasione il questore aveva replicato di «non poter venir meno al proprio dovere di fonte a una formale denuncia da parte dei proprietari dell'immobile», invitando l'amministrazione ad attivarsi per una soluzione alternativa.

Lo sgombero del Lambretta

Sgombero case Lambretta Sgombero case Lambretta Sgombero case Lambretta Sgombero case Lambretta Sgombero case Lambretta

«RESISTENZA» - «Vogliamo resistere per almeno un giorno», hanno proclamato in mattinata i tre ragazzi sul tetto, per poi decidere di restare anche la notte. «Ci aspettavamo lo sgombero - hanno commentato gli altri componenti del gruppo dalla strada -, ci siamo trovati in mezzo alla polemica tra Limonta e il questore. Ognuno ha scaricato la responsabilità su altri e alla fine ci hanno cacciati». I manifestanti, preoccupati che «lo sgombero non sia legato al fatto che questa mobilitazione dia fastidio politicamente», hanno anche annunciato che anche quando dovessero scendere continueranno a «vigilare perché queste case non tornino nello stato di abbandono in cui le abbiamo trovate». Altri membri del collettivo hanno organizzato un presidio con gazebo all'esterno della villetta al numero 11. Nel pomeriggio un gruppo di una cinquantina di giovani di Rete Studenti ha raggiunto il presidio in corteo da piazza Leonardo Da Vinci. Lungo il tragitto hanno rovesciato un cartello stradale e incendiato un paio di cestini.

MAJORINO - L'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, giunto intorno alle 18.30 in piazza Ferravilla, ha incontrato alcuni giovani del collettivo ancora in presidio di fronte all'edificio sgomberato. «Abbiamo sempre condannato ogni forma di occupazione ma devo dire, innanzitutto da cittadino, che è incredibile che le istituzioni lascino gli spazi inutilizzati, mentre dovrebbero essere le prime a dare risposte concrete a una necessità di socialità che si esprime magari in forme non condivisibili ma che alla fine non fanno male ai quartieri», ha detto l'assessore. «Crediamo che gli spazi in questa città debbano essere assegnati attraverso i bandi nel rispetto delle regole e in questo senso crediamo di aver fatto in questi mesi molto di concreto», ha aggiunto. L'assessore ha sottolineato come l'amministrazione «non cerchi di alimentare una spirale repressiva che non serve a niente», spiegando che «in un quartiere come questo l'esperienza del Lambretta in realtà ha portato socialità importante anche se in una forma che non possiamo condividere». Ha inoltre annunciato che venerdì prossimo all'Acquario civico «il Comune presenterà il suo progetto per assegnare gli spazi inutilizzati dell'amministrazione, che sono oltre un migliaio».

Redazione Milano online 23 ottobre 2012 | 20:56

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