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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 29-10-2012 alle 00:17

Il discorso non mi convince, fin dal principio.

Chi governa dovrebbe aver ben chiaro un concetto: si può e si deve agire in massima parte sulle norme e sul territorio e solo in minima parte sui cittadini.

La prima domanda da porsi è cosa sia la sicurezza per il cittadino.

Io la vedo come l'essere rassicurati sul fatto che ciò che abbiamo non ci venga tolto.

In ordine d'importanza:

- La vita (nostra e dei nostri cari). [Criminalità, Povertà estrema, Inquinamento gravissimo, Malasanità]

- La salute [Piccola criminalità, Inquinamento, Malasanità].

- La dignità sociale [Nepotismi, Disoccupazione, Discriminazioni, Soprusi, leggi e giudici iniqui].

- La libertà. [Censure, Leggi troppo restrittive, Caste di privilegiati]

- La casa [Controlli e normative di sicurezza inadeguate, Manutenzioni, Vigili del fuoco]

- I soldi [Criminalità, Disoccupazione, Sistema di imposte sbagliato]

A grandi linee chi ha la salute, la dignità sociale, la libertà, una casa e abbastanza soldi ha il benessere.

Aggiungendoci un po' di buona cultura (che va preservata attraverso l'insegnamento) si ha un cittadino contento e soddisfatto.

L'intervento di chi amministra va quindi focalizzato sui temi posti tra le parentesi quadre.

Come procedere in merito?

Semplice: la logica ci suggerisce che le suddette componenti del benessere ci possono essere sottratte da tre tipologie di persone.

1) Chi non ha una di esse e tenta quindi di appropriarsi dei nostri beni.

2) Chi è malvagio dell'animo e nonostante non ne abbia bisogno gode nel sottrarci i nostri beni essenziali.

3) Gli stupidi, che senza rendersi conto distruggono il benessere di tutti per incapacità.

Quindi si parte col punto 3 impedendo agli stupidi e agli incapaci di accedere a posti di responsabilità e già qui sarebbe un grande passo avanti.

Sul punto due poco si può fare: esisteranno sempre persone malvagie ma non è compito di chi governa cambiare l'animo umano.

Anche in questo caso si può fare in modo che dopo aver dimostrato non già la propria incapacità ma la propria incompatibilità con ruoli di rilevanza sociale a queste persone sia impedito di ricoprire dei ruoli chiave che possano intaccare il benessere di altre persone.

Questo non è semplice ma ci si deve almeno provare.

Tanto può invece essere fatto sulla prima categoria: la soluzione è dare a chi non ha, portare tutti sullo stesso livello, in definitiva ottenere una popolazione omogenea che ha mediamente un buon tenore di vita.

Questo è alla base del sistema sociale.

Se in un paese di 100 anime 99 stanno bene e una è povera è tutto interesse delle altre 99 aiutare quest'ultima e portarla allo stesso loro tenore di vita.

Così avranno la certezza che non dovrà rubare per sopravvivere.

Problema spinoso, e datemi pure del razzista se credete, che diventa irrisolvibile se si "importa" continuamente gente povera da altre parti del mondo.

Se nel famoso villaggio dell'esempio precedente i 99 benestanti devono aiutare 200 poveri, le opzioni sono solo due: creazione di una casta di ricchi che non aiuta i poveri ma li teme, oppure un impoverimento di tutta la popolazione se si obbliga chi sta bene ad aiutare più poveri oltre quanto sostenibile.

Quindi va bene accoglienza, Milano è una città ricca, ma con giudizio.

A questo punto, trovandoci in una città dove l'immigrazione di persone povere è sostenibile, gli incapaci non arrivano ai posti di potere e i malvagi ne sono allontanati il prima possibile si può passare alla seconda fase: garantire a tutti il giusto benessere attraverso una saggia gestione del territorio che combatta criminalità, povertà, inquinamento, malasanità, disoccupazione, discriminazioni, soprusi, censure, privilegi e fornisca nel contempo servizi di assistenza al cittadino (sanità, pronto intervento, istruzione) attraverso un buon sistema di imposte.

P.S.: Come si può pretendere fiducia dal cittadino quando non vi è un responsabile? La nostra sicurezza è spalmata e suddivisa tra enti, cariche pubbliche, associazioni, ecc. e se qualcosa non funziona siamo quasi sempre abbandonati senza un responsabile che si faccia garante delle ragioni di chi ha subito un maltolto.

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