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Inviato da avatar Paolo Basso Ricci il 22-11-2012 alle 08:15

Leggo questo articolo in questo momento e mi faccio una domanda: perchè da un lato Pisapia si vanta di aver rispettato il Patto di Stabilità evidenziando dove ha destianato i fondi comunali e tacendo i tagli, e dall'altra sfila in testa ad una manifestazione-ultimatum contro il Patto di Stabilità? Mi sfugge qualcosa..

PATTO DI STABILITÀ, IN SFILATA 400 SINDACI A MILANO: “SE IL GOVERNO NON CI ASCOLTERÀ, CI DIMETTEREMO IN MASSA”. PISAPIA: “NON È UN APPELLO, È UN ULTIMATUM”

“Liberiamo i comuni dal patto di stupidità”. recitavano gli striscioni, “Se ci ignoreranno, ci dimetteremo”. Pisapia in testa

Pisapia-Comizio

Una manifestazione singolare, ma non troppo: 400 “Primi Cittadini” che, giunti a Milano da tutta Italia, ieri hanno marciato compatti contro il patto di stabilità del governo Monti.

Lo striscione che ha aperto il corteo, partito da piazza Santa Maria delle Grazie e snodatosi fino a piazza della Scala, ha chiarito fin da subito la posizione dei Sindaci, recitando: Liberiamo i comuni dal patto di stupidità”.

In testa alla folla di fasce tricolori, i sindaci donne, decise a “salvare i Comuni e salvare l’Italia”. Lo stesso obiettivo perseguito anche dai colleghi uomini, tra i quali hanno spiccato il sindaco di RomaGianni Alemanno, il sindaco di Torino Piero Fassino e il presidente dell’Anci Graziano Delrio.

Ciò che pretendono i Sindaci, infatti, è che “Il Senato recepisca le modifiche alla legge di stabilitàsollecitate dai comuni”, ha spiegato il presidente Delrio rivolgendosi sia all’esecutivo, sia alle forze politiche. Sempre secondo Delrio, inoltre, soprattutto in occasione delle vicine elezioni nazionali, i partiti dovrebbero spiegare “cosa intendono fare per difendere i diritti degli enti locali e tutelare i Comuni”

Secondo i manifestanti, quindi, il Senato avrebbe l’ultima  occasione per riscrivere il patto di stabilità ed alleggerirne la sostanza rispetto ai vincoli e gli oneri ritenuti, dai sindaci, troppo pesanti in tema di erogazione dei servizi e attività dei comuni.

Nella pletora di Amministratori cittadini non poteva mancare, eufemistico sottolinearlo, il “nostro” padrone di casa, Giuliano Pisapia. E procedendo in prima linea tra asfalto e pavé ha sostenuto il messaggio dei colleghi: dimissioni di massa se il governo li ignorerà. ”Questo non è un appello – ha specificato il Giuliano meneghino - ma diventa un ultimatum“.

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