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Caro assessore,
non ho negato proprio nulla. Le ferite ci sono, ho solo fatto notare che rifugiarsi dietro il paravento dei danni fatti dalle precedenti amministrazioni è una prassi fin troppo comune nella politica italiana. I cantieri, vorrei ricordare, non sono tutti "cattivi". Infatti credo, e spero, che lo studio del Politecnico miri a capire come si possano limitare i disagi che le opere pubbliche creano ai cittadini. Mettiamo subito in chiaro che da parte mia non c'è una negatività tout court verso le opere pubbliche, anzi. Quando un progetto ha come obiettivo il miglioramento della vita comune sono pronto ad accettare anche qualche mese/anno di disagio.
Trovo invece le sue risposte in queste situazioni un po' come delle scuse nei confronti di un elettorato che evidentemente pensa che qualunque opera edilizia sia una speculazione ai danni delle collettività. La rassicuro, non siamo tutti così, quindi in questo caso mi permetta: sono io che dissento le sue risposte.
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