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Inviato da avatar Salvina Inzana il 29-11-2012 alle 21:29

Ieri 28 novembre, alle h 18.00, in Piazza Scala il Comitato Darsena Pioniera ha organizzato una manifestazione per ribadire il NO alla cancellazione dell'oasi spontanea, nata nel cuore della Darsena, in vista dell'Expò. L'oasi si è formata in seguito a 10 anni di inattività causata dallo stop al progetto di un parcheggio deliberato dall'ex sindaco G. Albertini, e grazie a delle evidenti condizioni ambientali ideali che hanno permesso a sementi "pioniere" di colonizzare il sito divenuto, pertanto, nel tempo il rifugio di ben 64 specie di microfauna urbana (tra cui molti uccelli) anche rara. Purtroppo il valore di tale preziosa foresta padana non è stato riconosciuto dal Comune, tanto è vero che ruspe e motoseghe si preparano a sradicare tutto con l'obiettivo di far ritornare l'acqua come una volta. Sembra sia ormai questione di giorni. Il Comitato Darsena Pioniera, accolto in una sala riunioni dal consigliere comunale Carlo Monguzzi, ha proposto e ribadito un progetto ben definito, e già inoltrato da tempo al sindaco e agli assessori, che preserverebbe sia l'oasi che l'acqua. Il Comitato D.P. ha sottolineato il fatto che, nonostante le centinaia di richieste di incontro e le email inoltrate (dal 2009), nessuna delle attuali autorità comunali ha mai risposto al Comitato. La giunta Moratti si era mostrata quasi più attenta nei confronti dei cittadini! Carlo Monguzzi ha replicato che la Regione non avrebbe probabilmente stanziato i finanziamenti promessi se il progetto non avesse contemplato il ritorno totale dell'acqua. Tale motivazione è stata però parzialmente contestata dai componenti di Darsena Pioniera (gli ostacoli sono solo di ordine burocratico e non sono stati dati ancora appalti) e, in conclusione, è stata fatta la richiesta sia di una sospensiva dei lavori che di una seria valutazione del progetto proposto dal Comitato. Oltre allo sbancamento dell'oasi sono state date inoltre delle informazioni utili di cui molti cittadini non sono, probabilmente, a conoscenza: lo sradicamento costerà 500.000 euro; verranno abbattuti anche i filari delle alberature (platani) di v. Gorizia e di V. D'Annunzio e, per risparmiare, l'opera  finita sarà così ridotta all'osso da risultare sicuramente, dal punto di vista non solo estetico, non certo un capolavoro, anzi!
Appoggiano ed hanno deliberato a favore della preservazione dell'oasi i Consigli di Zona 1, 5 e 6. In questi giorni verranno contattati i restanti C.d.Z. con lo scopo di ottenere nuovi consensi. Carlo Monguzzi ha ascoltato le richieste dei cittadini ma pur se le sue risposte sono state (a mio parere) piuttosto evasive e "distaccate"  si è comunque impegnato a riportare il tutto a chi di dovere e chiedere maggiori informazioni in merito. Il Comitato non esclude, dovesse accadere il peggio, una difesa concreta delle alberature, ostacolando cioè "fisicamente" il lavoro delle ruspe (presso l'oasi sono state allertate delle sentinelle pronte a dare l'allarme in caso di blitz inaspettati).
Consegnata l'ennesima copia del progetto al consigliere (con preghiera di lettura diretta personale al sindaco Pisapia ) la riunione si è sciolta.

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