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Inviato da avatar Salvina Inzana il 04-12-2012 alle 22:51

Articolo del 2010 sul Corriere della Sera, durante la Giunta Moratti.
L'architetto Flora Vallone aveva già preso in considerazione la preservazione dell'oasi.
Ma un passaggio di consegne tra le due Giunte (Moratti- Pisapia) ci sarà mai stato?

http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/23/Darsena_cantiere_ora_oasi_naturale_co_7_100523024.shtml

Allarme Gli ecologisti: sì alla bonifica ma habitat da preservare

Darsena, l' ex cantiere ora è un' oasi naturale «Rifugio per specie rare»

Tra gli arbusti oltre sessanta tipi di volatili

"Domani tornerà ad essere il grande porto di Milano. Oggi, senza bisogno di delibere, la Darsena è nei fatti l' Oasi naturalistica nel centro della città. Mentre gli umani consumavano energie e soldi in dibattiti sui parcheggi e in schermaglie legali, prima la vegetazione, poi gli animali si sono ripresi uno spazio abbandonato e hanno piegato il degrado a loro habitat. Parlano i numeri. In quell' ambiente palustre spontaneo, convivono sessantadue specie volatili. Alcune rarissime, seppur censite dall' ultimo Rapporto sulla fauna selvatica in Lombardia, che è la Bibbia per gli esperti della materia. Sessantadue specie sono il 20 per cento delle specie italiane. Non ci sono solo germani reali e gallinelle d' acqua (in questo periodo ci sono le nidiate e si possono vedere i pulcini in giro scortati dalle mamme). Ore di ascolto e di osservazione continuativa hanno portato i volontari della Lipu e del Wwf, in percorsi diversi, a compilare due check list di uccelli che, incrociate, danno il sorprendente risultato. La scorsa estate lo spettacolo della Darsena aveva lasciato a bocca aperta gli agronomi: sorprendente vedere come in quei duemila metri quadrati di città, compresi tra viale Gorizia e viale D' Annunzio, assediati dal traffico, dalla folla dei mercati di giorno, della movida di sera, si era riprodotto un giardino acquatico, dove il profumo aromatico della nepetella si armonizza ai colori della buddleia, ai salici e ai pioppi. Ora ad emozionarsi sono coloro che seguono il mondo animale. Nei giorni scorsi, in Comune, il garante degli animali, Gianluca Comazzi, l' architetto Flora Vallone dell' assessorato all' arredo urbano, i cittadini di «Darsena Pioniera», Lipu e Wwf si sono seduti attorno ad un tavolo per capire come tutelare l' inatteso dono della natura. La Darsena non è un coacervo di erbacce e pantegane. Nella minioasi, tra i canneti formati da fragmites, carice e tifa, vivono l' usignolo di fiume, il corriere piccolo (un limicolo che si nutre di insetti che vivono nel fango), il cannareccione che ama le canne alte, solide, di qualità, la bigiarella che abita i monti valtellinesi. E anche il luì bianco. E il forapaglie castagnolo, rarissimo (si nutre di coleotteri e piccoli insetti): coppie se n' erano ad oggi registrate solo nel mantovano. «Alcune specie sono stanziali, altre svernanti, altre ancora usano la darsena come punto di sosta e ristoro durante la migrazione primaverile ed autunnale», spiega Thomas Giglio, della Lipu. L' area è particolarmente importante per le rondini, che in città hanno sempre più difficoltà a trovare aree idonee per rifornirsi del fango necessario per costruire o riparare i nidi (e infatti le rondini, come pure i rondoni ed i balestrucci, d' estate riempiono il cielo sopra la Darsena). Per valorizzare questo patrimonio Lipu in accordo col Comune farà partire a breve alcune iniziative di sensibilizzazione: l' apposizione di pannelli didattici per illustrare l' ecosistema spiegando al contempo cosa si può osservare e dove, e l' organizzazione di visite guidate in cui esperti insegneranno a vedere e a riconoscere le varie specie». L' architetto Vallone conferma: «Stiamo verificando la possibilità di allagare la parte asciutta della Darsena. Sia con la Soprintendenza, per il lato su viale D' Annunzio dove ci sono i reperti archeologici da proteggere, sia con Metropolitana milanese per verificare la tenuta degli argini e del fondo. Fermo restando che il destino della Darsena è di tornare ad essere il porto cittadino, l' oasi ora va valorizzata».

La scheda: l' oasi naturalistica spontanea occupa un' area grande poco meno di duemila metri quadrati, tra viale D' Annunzio e viale Gorizia, nell' area cantiere del parcheggio interrato La ricerca Lipu e Wwf hanno condotto avvistamenti paralleli e poi confrontato le check list. Da questo confronto è emerso che nella Darsena vivono sessantadue specie di volatili. Molte rare. Il dato più sorprendente è che prevalgono le specie stanziali" .
Paola D' Amico pdamico@corriere.it

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