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Inviato da avatar Paolo Basso Ricci il 07-01-2013 alle 20:46

Rispondo con molto piacere a questa proposta.

Per diversi motivi, conosco discretamente il sistema della democrazia diretta in Svizzera e sogno, un giorno, di poterlo ritrovare in Italia. Sicuramente riformare il regolamento sul l'iniziativa popolare è uno dei primi passi fondamentali da fare.

Passando in rassegna i punti già da indicati da te (mi permetto di darti del tu?), aggiungerei al primo punto anche la possibilità di servirsi del sistema "cittadinanza digitale" anche per la votazione di una potenziale iniziativa, accoppiandola anche alla possibilità di votare per corrispondenza con la posta ordinaria. Abbassando i costi delle consultazioni e semplificandone le procedure, si potrebbe sottomettere ai cittadini un maggior numero di questiti. Inoltre usando sia i canali informatici che quelli "tradizionali" si offrirebbero le stesse possibilità di voto a tutti i cittadini. 

Come non essere d'accordo con il tuo secondo punto. Ma aggiungerei anche un limite di tempo massimo entro il quale il Comune debba pronunciarsi in merito ad una iniziativa. Aggiungerei anche l'obbligo, sempre da parte del Comune, di elaborare una contro-proposta all'iniziativa popolare; il dibattito democratico ne uscirebbe vincitore, e gli argomenti sarebbero trattati a fondo da diversi punti di vista.

Non sono d'accordo sui punti 3 e 4, ma probabilmente non ho ben capito il senso di queste tue due linee guida. Perché eliminare il quorum?

Ma soprattutto, perché affidare ai Consiglieri la possibilità di emendare e, quindi modificare, un'iniziativa popolare? Perché far nuovamente interferire la politica con il Popolo? Assicuriamoci che l'iniziativa sia costituzionalmente idonea prima che questa sia promossa, così dopo la votazione dovrà solo essere tradotta in legge.

Sul punto 6 sarei, invece, ancora più determinato. Non solo eliminerei il divieto di accorpamento con i referendum nazionali ma, al contrario, introdurrei l'obbligo di accorpare i voti di iniziative popolari con altre votazioni. Non solo, ma introdurrei un calendario preciso di votazioni annuali. Il cittadino saprebbe già quando si vota nell'arco di un anno...

Ultima considerazione: è fondamentale diffondere la cultura dell'iniziativa popolare ai cittadini. Devono sapere quali sono gli strumenti che possono e devono far valere.

Ecco qualche spunto, spero di essere stato utile alla discussione. L'argomento è complesso e merita molta attenzione...

Paolo

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