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Inviato da avatar Francesca Varrenti il 14-01-2013 alle 19:33

combattere i graffiti con i graffiti

L'idea alla base è la seguente: un bel graffito fatto bene, fatto con un disegno preparatorio dietro, approvato e autorizzato da chi di dovere può costituire un elemento di valorizzazione di un area, può abbellire un enorme muro di cemento altrimenti grigio e anonimo o decorare magari una serranda di un attività commerciale (gli esempi sono tanti e già abbastanza diffusi), ma cosa più importante e spesso ignorata, un bel graffito può costituire un deterrente per il vandalo che vorrebbe semplicemente scarabocchiare il muro di un edificio con scritte brutte e spesso offensive. In tutti i casi in un cui si è deciso di affidare una certa area ai writers artisti che lì hanno realizzato i loro disegni, nessun vandalo si è più sentito autorizzato ad imbrattare la superficie per una forma di rispetto che altrimenti, in qualsiasi altro modo, con qualsiasi altra politica "poliziesca", non si avrebbe. (un esempio, restando in zona, può essere costituito da Via Corelli o dal sottopasso di Via Pepe alla Stazione PT Garibaldi). Quindi l'idea è: perchè non affidare ai writers luoghi continuamente vittima dei vandali della bomboletta, luoghi definiamoli "critici" (sottopassi, muri di depositi etc...) con il duplice scopo di valorizzarli e di impedire che diventino bersaglio dei vandali? Creando magari un sito, una piattaforma online che possa essere un punto di incontro tra i cittadini che segnalano le aree critiche, i commercianti o chiunque desideri decorare una propria superfice, l'ente proprietario delle varie superfici e infine i writers a cui le superfici vengono affidate tramite concorsi o bandi?

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