Rispondi
Rispondi a:
Cara Salvina, rispondo riportando parti del tuo precedente commento.
“Proprio perchè le piante possono apparire in buona salute è segno di attenzione, da parte del Comune, l' informativa di un abbattimento! E il tempo di mettere un cartello c'è sempre, anche perchè il taglio non viene certo deciso all'istante!”
Concordo sul fatto che sia un segno di attenzione. Ma non sempre lo si riesce a fare! Hai letto e affermato di comprendere quanto espresso da Fedrighini, che ha scritto: “Accade talvolta, per ragioni di sicurezza - cioè per prevenire danni a persone e cose - che l'iter sia velocizzato a seguito di sopralluoghi dai quali emerga una situazione particolarmente critica dell'esemplare arboreo: in questo caso, dovendo scegliere se appendere un cartello informativo sulla pianta per qualche giorno in attesa che i cittadini vengano a conoscenza delle ragioni dell'imminente abbattimento, o rimuovere subito il pericolo, si opta generalmente per la seconda opzione, a garanzia dell'incolumità delle persone.”
“Ricordo (qualche anno fa) un residente di Quarto Oggiaro appassionato di alberi, andava al Parco di Villa S. tutti i giorni ad ammirare uno splendido pino rosso. Una mattina non l'ha più trovato e c'è rimasto malissimo. Lo raccontava a tutti ma non ha voluto chiedere informazioni e, da quell' episodio, è diventato sospettoso e non si è più fidato del Comune. Gli era pure passata la voglia di andare al parco. Se il pino era stato abbattuto dal Comune sarebbe bastato un cartello che avvisasse.“
Mio punto di vista personale: magari sarebbe stato meglio che il residente da te descritto avesse chiesto prima informazioni, per poi andare in giro a raccontarlo a tutti, anche con le informazioni ricevute. Diventare sospettosi a priori, senza muoversi per appurare un fatto (che rimane assolutamente uno dei nostri diritti) lascia un pò il tempo che trova… Il pino in questione, ad esempio, potrebbe essere uno dei casi sopra citati dal Fedrighini. E intanto colgo l’occasione per ringraziarlo per tutte le informazioni che è riuscito a darci. Se poi altri consiglieri di zona, prima di segnalare il fatto agli amici e ai cittadini interessati al tema, lo avessero segnalato a chi di competenza, avrebbero forse ottenuto le risposte per dare una reale informazione in Quartiere, al posto di instillare dubbi o fomentare polemiche.
“In merito agli abbattimenti nel nostro parco ho avuto modo di verificare, più di una volta e certo non da sola, come la realtà fosse diversa da quella ufficialmente dichiarata a voce. Grazie alla richiesta delle documentazioni fitostatiche è risultato, per esempio, che gli operai della cooperativa avevano sbagliato abbattendo alberi sani. E' successo con le araucarie per esempio. Erano tre, sanissime e sono state tagliate per disattenzione...e così anche altre piante . E' successo anche nel giardino della mia scuola. Con tanto di ammissione e richiesta di scuse da parte della Parchi e Giardini. Dopo tali ripetute esperienze se un'operazione non convince ritengo giusto, ai fini della trasparenza chiedere. No? In merito all'informativa preventiva continuo pertanto a ritenerla importante e rispettosa nei confronti del cittadino.”
Corretto. L’appunto che facevo nella mia prima risposta era che, nell’ipotesi di dover scegliere tra una informazione preventiva dello svolgimento di un lavoro e lo svolgimento stesso del lavoro, preferivo di gran lunga la seconda! E, di conseguenza, ritengo una grave “mancanza” quando un lavoro necessario non viene svolto, non quando non viene comunicato. Se venissero fatti entrambi, sarebbe naturalmente meglio! (Sulla "disattenzione" - talvolta vera e propria incompetenza - di chi svolge i lavori, leggi sotto).
“Un albero è un essere vivente con un ruolo importante in qualunque contesto e insegniamo ai bambini a rispettarli in quanto non è un oggetto C'è tutta una campagna nazionale, europea e mondiale che incentiva, soprattutto le nuove generazioni, a stabilire una relazione con gli alberi, adottarli ecc.(anche a scuola arrivano molti progetti del genere). Ma a che serve tale campagna educativa se un mattino non si trovasse più l'albero "adottato" perchè rimosso come nulla fosse? Che messaggio si trasmetterebbe? Del resto quando ho chiamato la Parchi e Giardini mi hanno risposto, scusandosi, che l'informativa è regolarmente contemplata ma è sempre la cooperativa a dimenticarsene.”
In effetti, in questo contesto, la mancata informazione comporterebbe l'interruzione del filo logico... Oltre agli alberi, Comune e Associazioni hanno proposto anche l'adozione dei alcune aiuole (es. in tutta Via Sarpi; ed in alcuni tratti di vie alberate, per riqualificare il "verde urbano" e liberare i marciapiedi dai veicoli). Infine, come già ho avuto modo di segnalare (a chi di competenza) e rochiedere in altre situazioni, bisognerebbe rivedere la questione generale dei lavori appaltati. A partire dalle gare, passando dal controllo del corretto svolgimento del lavoro oggetto dell’appalto (compresa la comunicazione dei lavori), arrivando alla constatazione della bontà del lavoro finito. E pretendere, come giustamente richiedi, il rispetto delle norme; così come la corresponsione di sanzioni in caso di mancato rispetto del contratto. A maggior ragione se, una mancanza soggettiva di chi si è proposto per svolgere un lavoro (Società / Cooperative / ecc.), si trasforma in una mancanza oggettiva che viene imputata a chi il lavoro l’ha affidato (Comune).
Ritengo che questo scambio di opinioni abbia fornito a tutti l’occasione per conoscere qualche informazione tecnica in più, e ottimi spunti per una futura migliore trattazione del tema nella specifica commissione. Grazie.
Accedi
Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati