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Inviato da avatar Fabiana Zecca il 02-02-2013 alle 21:42

Grazie a partecipaMi, faccio qualche appunto alla signora D'Amico e alla signora Rozza perché vedo la questione da un altra angolatura.

Dire che non si può spostare il mercato da B. Marcello è come dire che si può  violare la legge e, per me, è inaccettabile da una Giunta che predica legalità (e nuove piantumazioni per una Milano più green) e in uno Stato di diritto quale spero sia ancora il nostro paese!

Lo stato di degrado di un tratto di via soggetta a vincolo ambientale governativo da 50 anni obbliga il Comune a riqualificarla e tutelarla come da numerose richieste non solo di noi residenti, ma della Corte dei Conti, della Soprintendenza, della Forestale e da numerose delibere del Consiglio di Zona. Se questi Enti esistono ci sarà un motivo, no? E la ristrutturazione, con ripristino delle alberature, di un suolo permeabile, ecc., è inattuabile per la permanenza del mercato, causa prevalente del degrado attuale. Perché, nonostante quanto su indicato, nulla sia stato fatto fino ad ora fa venire in mente interessi dei soliti pochi a svantaggio di un bene comune pure tutelato! fruibile dall'intera città.

Puntualizzo poi in merito sia alla raccolta delle 1.000 firme contro il mercato in A. Doria ricordando che, nel lontano 2004, sono state raccolte e trasmesse in Comune circa 1.500 firme di residenti in B. Marcello, e sia circa i vincoli sulle stazioni della metropolitana, nello specifico di Caiazzo, che infatti è in piazza Caiazzo non in Andrea Doria e che tutto sembra tranne una "fermata museo".

Comunque, non credo che la questione sia chi ha la strada più bella, chi ha raccolto più firme o chi ha i meglio alberghi.... Noi residenti di Benedetto Marcello abbiamo massima comprensione dell'ansia dei nostri vicini di casa e non diciamo che il mercato debba andare lì (anzi, dopo tanto tempo, il sogno, almeno il mio, è che sia più lontano possibile!), ma non possiamo più accettare che, per risolvere la situazione, si dica che il mercato deve rimanere dove è.  E aggiungo che non accettiamo neppure che la fu assessora Castellano non sappia che fine abbia fatto quel milione di euro, quali oneri di concessione dell'area, che avrebbero dovuto essere utilizzati per la riqualificazione della via!

L'unica cosa che non ci stancheremo mai di ripetere è che il mercato deve andare via da dove, per vincolo, è illegale. La scelta di dove compete al Comune.

Allego foto: magari si capirà meglio perché alcune persone lottano per recuperare e tutelare un patrimonio, anche piccolo, che in Italia ha valore solo quando qualcuno ci ricorda ricorda l'art.9 della Costituzione.

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