Rispondi a:

Inviato da avatar Luciana Pellegreffi il 05-02-2013 alle 15:55

DOPO ANNI DI PAROLE ORA VOGLIAMO I FATTI

Dai territori abbandonati delle periferie popolari milanesi - Zona 4

OGGI

A dicembre 2012 il Comitato ha saputo, non da Aler, che i i 10 milioni di euro non ci sono più in quanto frutto di “previsioni” non verificatesi. Ma se c’erano a giugno 2012, tanto da portare il progetto in commissione europea, dove sono finiti se a dicembre 2012 sono spariti?

In pratica, si è giocato sulla pelle di oltre mille persone che si chiedono con quale coscienza e senso civico Aler ha dato speranza agli inquilini di poter tornare a vivere in modo decoroso, fornendo anche date di inizio e fine lavori, ovviamente non mantenute e quale “fiducia” si potrà mai avere nei confronti di Aler ?

Tale comportamento non è meno grave degli scandali che periodicamente coinvolgono Aler. In realtà è molto più grave in quanto incide direttamente e negativamente sulla qualità della vita quotidiana di un intero quartiere a cui si sono tolte, in silenzio, le garanzie certificate per anni di una vita migliore.

Il comune, attivatosi di conseguenza, ha ottenuto la designazione di 7 milioni di euro al quartiere, fondi derivanti dal ricavato che Aler avrebbe per oneri di urbanizzazione da privati.  Una cifra ampiamente insufficiente – il preventivo attuale è salito a 18 milioni di euro - senza date certe di disponibilità per un quartiere dove anche la manutenzione ordinaria lascia molto a desiderare da decenni.

C’è qualcosa di non chiaro nella gestione di Aler così come il rapporto di trasparenza che dovrebbe avere con i suoi inquilini ai quali con puntualità chiede il dovuto per  servizi che sono scarsamente erogati come, ad esempio, anni di riscaldamento insufficiente o nullo e non rimborsato nonostante gli accordi presi e verbalizzati al “Tavolo di Lavoro”.

Gli interventi di sgombero sono stati continuamente rimandati; le occupazioni aumentano costantemente soprattutto nel fine settimana per l’assenza dei custodi; sono stati pressoché sospesi gli sgomberi in fragranza di reato da oltre un anno.  A favore di chi? Dei regolari assegnatari e persone per bene?

Il 21 gennaio scorso un appartamento al nr. 46 è stato dichiarato inagibile per consistenti infiltrazioni d’acqua con conseguente sgombero della famiglia occupante da oltre 10 anni. Si evidenzia ancora la grave situazione di degrado esistente connesso anche all’abusivismo non gestito e all’urgenza degli interventi manutentivi straordinari e di ripristino della legalità.

L’ultima giustificazione ricevuta da più parti è univoca: non vi sono sufficienti Forze dell’Ordine per intervenire.

Non possiamo credere che a Milano non vi siano Forze dell’Ordine sufficienti per ripristinare e  mantenere nella legalità un quartiere, se così fosse saremmo di fronte ad un problema ben più inquietante.

Dov’è finita la documentazione fornita nel corso degli anni ad Aler, Forze dell’Ordine, consiglieri, ecc. ? Vogliamo sapere chi doveva agire e non lo ha fatto. Un dossier è stato consegnato direttamente nelle mani dell’ex  Questore di Milano Alessandro Marangoni nel gennaio del 2011; esito nullo.

La situazione deve essere affrontata in ambito politico e ognuno, per il proprio ruolo istituzionale e/o politico, deve assumersi le sue responsabilità passate e presenti in quanto ha rimesso il conto da pagare alle 477 famiglie di residenti, per loro natura fragili e a cui non spetta tale compito.

L’ex assessore Lucia Castellano ha dichiarato recentemente che il regolamento per il funzionamento della “Commissione Consuntiva” – quella che deve valutare i singoli casi di abusivismo per l’accertamento o meno dello stato di necessità e di conseguenza l’interveto successivo -  è pronto ma che mancano le firme del nuovo prefetto, questore e assessori competenti.  Un po’ poco visto che per preparare tale documento ci sono voluti oltre un anno e mezzo dall’insediamento di questa giunta e sulla situazione di illegalità presente in quartiere non ha avuto altro da dire se non che ci abbiamo provato.

In tale contesto c’è da chiedersi che senso può avere lo stanziamento di 350.000 euro in tre anni approvato nel dicembre 2012 dal comune, in quanto privo dei presupposti essenziali e sempre condivisi di riqualificazione contemporanea edilizia e sociale. Gli inquilini hanno imparato che non basta cambiare un vetro se non si rimuovono le cause per cui lo si rompe.

E’ necessario con estrema urgenza, che si proceda progressivamente alla “bonifica” del quartiere attivando tutto il sostegno necessario per i nuclei familiari interessati e che gli alloggi liberati siano immediatamente riassegnati anche prevedendo a carico dell’assegnatario e con successivo rimborso, le opere di sistemazione per le quali Aler sostiene di non avere i fondi. In tal modo si romperebbe il cerchio ingestibile di appartamenti lasciati vuoti per essere occupati, poi sgomberati e rioccupati nuovamente con inutile consumo di fondi da parte di Aler e del Comune e nessun beneficio per le famiglie in lista di attesa.

Non ci sarebbe da stupirsi se, per l’ennesima volta, tutto sarà procrastinato a dopo le elezioni, non certo nell’interesse dei cittadini.

Il Comitato di Quartiere Salomone ritiene che il “Tavolo di Lavoro” istituzionale non svolge più da tempo il compito per il quale è stato creato e a cui si è dedicato con impegno, abnegazione e grande senso di responsabilità.

Il mancato procedere del suo compito è responsabilità di  Aler e delle istituzioni cittadine.  Tale situazione ha inoltre generato nel tempo, una carenza di fiducia verso le istituzioni competenti come emerso collegialmente dall’ultima riunione del Tavolo svoltasi il 30.1.2013.

Il Comitato di Quartiere Salomone, quindi, si ritira da tale ambito che ritiene, purtroppo, ormai inutile e superato. Attende una sollecita convocazione da parte del Sindaco di Milano Pisapia, congiuntamente con gli assessori competenti, il Questore e il Prefetto per chiarire e definire il futuro del quartiere e degli oltre mille cittadini che vi abitano.

Riteniamo tale situazione una grande sconfitta civile, del diritto, della democrazia e della partecipazione e collaborazione tra cittadini e istituzioni.

Comitato di Quartiere Salomone

segue: http://comitatosalomone.blogspot.it/2013/02/che-fine-ha-fatto-la-riqualificazione.html

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta