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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 10-02-2013 alle 16:07

Dall'Ufficio Stampa della Presidenza della Provincia di Milano:

Giorno ricordo, Podestà: «Come per la Shoah, anche per le Foibe, abbiamo il dovere di non accettare l’oblio»
 
Milano, 10 febbraio 2013 - Quella delle Foibe e dell’Esodo istriano rappresentano, purtroppo, due avvenimenti della nostra storia per troppo tempo negati – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà celebrando la “Giornata del ricordo” -. Il trascorrere del tempo ha, fortunatamente, contribuito a rimarginare, in parte, le profonde ferite, restituendo dignità alla memoria. Un tributo dovuto alle vittime (cifra compresa fra 5.000 e 11.000, secondo le più recenti stime) e ai profughi costretti, con la violenza, a lasciare le proprie terre (fra i 250.000 e i 270.000, secondo il Ministero degli Esteri). Potremmo dire che l’Italia ha aperto in colpevole ritardo il suo libro di storia affrancato dalla penna della faziosità che, fino a quel momento, aveva cancellato interi periodi e tante vicende scabrose consumate a danno di tante famiglie. Stiamo parlando di  intolleranze e soprusi che considero inaccettabili per il convivere civile di un popolo e di una democrazia . Basti pensare alla città di Pola, nella quale le violenze si protrassero fin oltre la fine della guerra. Giusto due settimane fa, ho partecipato alle celebrazioni promosse in occasione della «Giornata della memoria» dedicate alle vittime della Shoah. Reputo questi due avvenimenti, all’apparenza così diversi e distanti, testimonianza di quanto sia importante circoscrivere, ancora oggi, il male affinché le brutalità che hanno insanguinato gli anni della Seconda guerra mondiale e, più in generale, il secolo appena trascorso, non si ripetano più. Per questa ragione, anche alla luce degli orrori perpetrati nel Novecento (lo sterminio degli armeni o in epoche più recenti i conflitti tribali in Rwanda fra tutsi e hutu, gli esodi dal Darfur, le stragi di Srebrenica), l’Amministrazione ha promosso i “Viaggi della memoria”. Se da poco, oltre 400 studenti hanno fatto ritorno dalla visita al lager di Mauthausen-Gusen, altri allievi si recheranno, presto, alla Foiba di Basovizza e alla Risiera di San Sabba. I “Viaggi” garantiscono, del resto, più di una lezione di storia, a imprimere nelle menti dei più giovani la drammaticità di quegli anni. Ho maturato la convinzione che, in quel periodo, l’indifferenza sia risultata la peggiore delle cause dell’Olocausto. Come per la Shoah, abbiamo anche per le Foibe, il dovere di non accettare l’oblio. Ce lo chiedono gli infoibati italiani torturati e uccisi nelle caverne carsiche».
 
Ufficio Stampa Presidenza
tel. 02 7740 6655
ufficiostampa@provincia.milano.it

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