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Confido e spero in 4 cose
1) Che dopo tanti annunci questa sia la volta buona. (Splendida la scelta del progetto per risparmio energetico!)
2) Che la struttura architettonica della scuola, un immobile: "antico", immenso (quasi un castello!), solido, luminoso (per le tante finestre che si affacciano sul verde), ben fatto (come non ne fanno più), dalle mure spesse, dagli spazi ampi, dai bagni grandissimi e ben strutturati (quali altre scuole hanno bagni dove possono entrare classi intere?), dagli utili corridoi che permettono di percorrere tutta la scuola senza tornare indietro (come i moderni centri commerciali)... non venga snaturata ed "imbruttita" in nome di una discutibile ed odierna "modernità" (come accaduto in altre scuole o istituti).
3) Che dettagli come stipiti, maniglie, zoccolini, appendini (che abbiamo lasciato robusti ed integri, come li facevano una volta ) non vengano sostituiti da elementi che si rompano o si smontino in continuazione, come succede nel plesso di v. Val Lagarina 44 (per esempio le nuove maniglie si staccano e, se le si perdono di vista, si resta bloccati nell'aula con la classe).
4) Che vengano rispettati e valorizzati gli spazi all'aperto (quali scuole possono vantare 3 o più ampi cortli dove portare gli aunni durante le pause e gli intervalli?) insieme alle alberature a largo fusto, situate anche nell'ampia area antistante l'ingresso. Alberature che sono state piantate dagli stessi alunni della scuola Gherardini, oggi bisnonni e nonni dei nostri attuali scolari. In un piccolo cortile c'è una fontana con un'antica madonnina-fontanella, nel centro, da cui è sempre sgorgata dell'acqua. Dentro alla fontana avevamo dei pesci rossi curati dalle commesse. Intorno alla fontana sorgeva un roseto, Era insomma un bell'angolo da rispettare e dalla valenza educativa per gli alunni. Mi hanno riferito che i pesci non ci sono più (io ho fatto dei tentativi di preservazione... ma ho trovato un muro! ). Spero che questa graziosa struttura non vada perduta.
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