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Inviato da avatar Angelo Mandelli il 02-03-2013 alle 22:04

Oggi, davanti alla clinica Mangiagalli si è svolta la manifestazione “12 ore per la vita”.  Un evento autorizzato dalla questura, del tutto pacifico, dove un gruppo di persone si limitava a distribuire volantini e pregare a bassa voce.

Non di meno il solito gruppetto di squadristi rossi  (che si crede in diritto di “contromanifestare”  ogni volta che qualcuno che la pensa diversamente da loro osa manifestare le sue idee,  è arrivato a sabotare la manifestazione lanciando urla, provocazioni,  insulti,  per gran parte della giornata.

Con in più l’ ipocrisia di voler spacciare questa gazzarra per “esercizio democratico”.

Sarebbe ora di chiarire una volta per tutte, che  ognuno in questo paese deve essere libero di manifestare, ma non nello stesso luogo e nello stesso tempo degli altri.   Se no non è “manifestazione”, ma sabotaggio e impedimento delle manifestazioni altrui.

Ma la logica di questi gruppi fascisti rossi (come di tutti i dittatori e mafiosi)  è quella della pura dittatura, e cioè “Tu la pensi diversamente da noi, quindi non devi parlare”. Oppure se parli, devi essere talmente intimidito e disturbato, che la prossima volta ti passa la voglia.

Essattamente il contrario di quanto prevede la nostra costituzione; e cioè che tu devi poter esprimere le tue idee e manifestare liberamente e serenamente.

Del resto non è una novità.  Lo squadrismo rosso è ormai una costante in Italia. E’ praticamente impossibile per chi non la pensa in modo “politically correct”, esercitare il suo diritto costituzionale di manifestazione senza subire (regolamente) intimidazioni e aggressioni da parte degli estremisti di sinistra.   Mentre per questi ultimi il diritto ad ogni manifestazione, anche fuori legge, deve essere garantito pienamente (pena sentirsi dare del "fascista che vuole limitare i diritti democratici")..

Ma la cosa più agghiacciante è l ‘ atteggiamento delle Forze dell’ Odine. Che dovrebbeo servire (almeno quando ci sono) i diritti dei cittadini.  Invece così non è stato oggi.

Certo gli agenti si sono schierati ad impedire il “contatto fisico” fra i due gruppi.  Ma hanno tollerato la cagnarra, la violenza verbale, gli insulti (da parte degli abortisti, che stavano oltretutto effettuando una manifestazione non autorizzata).  Hanno tollerato il disturbo. Hanno lasciato i facinorosi urlare e insultare per ore  (disturbando anche pesantemente  i degenti della clinica!!!).

Quello che avrebbero dovuto fare le Forze dell' Ordine  è allontanare i contromanifestanti,  e dire loro “volete fare una contromanifestazione?  Bena andate a 200 metri di distanza.  Oppure tornate domani, quando  ci sarete solo voi”.  Cosa che si fa normalmente in questi casi.

Ma in questo caso non è stato fatto.   Anche qui putroppo è valso il principio dei “due pesi e due misure”. Si è tollerata la logica dell'  intimidazione. Cosa gravissima.

Vi ricordate quando qualche mese fa un gruppo voleva manifestare contro lo spettacolo teatrale di Castellucci?  La polizia ha intimato loro di manifestare a 500 metri di distanza dal teatro. Motivazione:  “evitare il contatto con l’ obbiettivo sensibile e garantire sia  il diritto a manifestare e  il diritto allo spettacolo teatrale sereno”.

Perfetto.  Ma perché questo principio non è stato applicato in questo caso (e in molto altri simili)?  Perché quando ci sono di mezzo centri sociali o gruppi di estrema sinistra,  questi sono quasi sempre liberi di venire in contatto con l’ “obbiettivo sensibile”  e fare violenza agli altri e violare la legge? 

Rimane il fatto che dei cittadini Italiani, che pagano le tasse e rispettano le leggi, oggi non sono stati rispettati; anzi sono stati lasciati essere vilipesi e umiliati.

E sarebbe bello che qualcuno si assumesse le sue responsabilità, e qualche politico che da mane a sera parla di "democrazia",  prendesse posizione in merito a queste vergogne che accadono a Milano.

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