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Inviato da avatar Paolo Scomazzon il 07-03-2013 alle 11:46

A un anno e mezzo da quando sollevai la questione della tutela dei bambini allergici a scuola, siamo ancora in alto mare. C'è un incredibile rimpallo di responsabilità, una evidente latitanza della ASL Medicina di Prevenzione e di Comunità, e ci sono alunni allergici gravi che vanno a scuola senza che nessuno si sia assunto la responsabilità di somministrare i farmci salvavita in caso di reazione allergica. Nelle scuole si stanno susseguendo incidenti in cui si rivela l'incapacità del personale di intervenire adeguatamente. Purtroppo il momento della somministrazione del pasto di rivela un momento di estrema criticità in cui è evidente che non sussistono ancira delle regole chiare, e recepite, su cui fare affidamento.

Ieri l'ennesimo errore, per fortuna senza conseguenza, ma che ha comunque comportato la chiamata del 118 e l'accesso al pronto soccorso. E se non ci sono state conseguenze è stata, appunto, solo fortuna.

E' fondamentale che le istituzioni si muovano, e velocemente, che si crei una conferenza di servizi che coinvolga tutte le istituzioni preposte, per strutturare in maniera seria un sistema di protezione, altrimenti i bamvini con allergia grave rischiano di non poter frequentare la scuola, per le incredibili carenze che sono sotto gli occhi di tutti.

E' fondamentale pensare alla istituzione dei presidi infermieristici nelle scuole, come sono stati pensati in alcune scuole romane, con ottimi risultati, anche dal punto di vista dell'utilità sociale e della razionalizzazione dei costi.

Come Presidente dell'Associazione BAM ! - Bimbi Allergici a Milano Onlus proporrò ai soci di intraprendere iniziative che diano un segnale forte su questo problema, troppo a lungo negletto e trattato con incrfedibile superficialità, auspicando che a queste iniziative vogliano aderire anche le famiglie che non vivono direttamente il problema.

L'art. 2 della L. 833/78 prevede che il servizio sanitario nazionale deve perseguire "d) la promozione della salute nell'età evolutiva, garantendo l'attuazione dei servizi medico-scolasticinegli istituti di istruzione pubblica e privata di ogni ordine e grado, a partire dalla scuola materna, e favorendo con ogni mezzo l'integrazione dei soggetti handicappati", ma la ASL Medicina di Prevenzione e di Comunità interviene in maniera del tutto insufficiente e inadeguata em fino ad oggi, non ha mai ritenuto di dover rispsondere alle richieste di incontro formulate dalla nostra assocazione.

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