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Pochi ma semplici punti:
1) La spesa comunale per la Scuola San Giusto è irrisoria rispetto al bilancio comunale e l'impossibilità di licenziare il corpo docente significa che trasformarla in statale non porta alcun risparmio alle disastrate casse comunali.
2) Se anche vi fosse un minimo e teorico risparmio, è impossibile trasformare in statale quella scuola perchè il metodo didattico multidisciplinare, che il prof. Cappelli evidentemente ignora, si basa sulla presenza di docenti specialisti che provengono da altre strutture comunali e dal Conservatorio G.Verdi.
3) Il sindaco Giuliano Pisapia e altri politici di centrosinistra hanno inserito nei propri programmi elettorali il rilancio delle scuole civiche di Milano (Scuola San Giusto inclusa). Dovrebbero mantenere fede alla parola data agli elettori.
Il dubbio che pervade l'animo dei genitori è che si tratti di una scelta ideologica che in alcun modo interessa il bilancio comunale. Si chiude quindi una scuola perchè avviata da una parte politica avversa o perchè basata su un finanziamento locale e non centralizzato.
Un pessimo modo di far politica che non mira all'interesse dei cittadini, ma solo al perseguimento di ideali che la storia ha già dimostrato essere corrotti e inefficienti.
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