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ringrazio la consigliera comunale Elisabetta Strada per il suo tentativo di tranquillizare l'opinione pubblica, ma purtroppo la realtà è che la giunta, per usare la sua metafora, sta affondando un traghetto che viaggia a tutto vapore. Anche perchè a noi risulta un parere negativo da parte dell'Ufficio Scolastico Regionale e l'assoluta mancanza di un piano per realizzare questo passaggio.

Copio un articolo del blog del Comitato Genitori Scuola San Giusto

"In seguito alla manifestazione del 18 marzo, il nuovo assessore all’educazione Prof. Francesco Cappelli ha rilasciato un comunicato, poi ripreso da alcuni media, in cui spiega che la giunta comunale vuole che la Scuola San Giusto “si trasformi gradualmente da comunale a statale con le garanzie del mantenimento della qualità dell’offerta scolastica”.

Il Comitato dei genitori della Scuola San Giusto non è contrario ad un eventuale passaggio allo Stato, purchè vengano rispettati alcuni punti su cui non si può prescindere:

1) Mantenimento dell’attuale corpo dirigente, docente e non docente

2) Mantenimento del metodo didattico multidisciplinare e interdisciplinare

3) Mantenimento dell’attuale sede di via San Giusto

4) Piano dettagliato firmato dall’assessore e dal direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per attuare questo passaggio

In merito al punto 1, fondamentale per preservare il metodo didattico, siamo andati a cercare un precedente nella storia scolastica italiana e l’abbiamo trovato nell’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci” di Firenze fondato nel lontano 1865, solo recentemente passato da comunale a statale.
Ebbene sapete quanto tempo hanno impiegato il comune di Firenze e il Ministero dell’Istruzione ad attuare questo passaggio?
Più di 7 anni!
Dal 2000 al 2007, come scritto nel sito dell’Istituto e ci sono volute due leggi del Parlamento,  tre decreti del Ministero dell’Istruzione e una convenzione tra Comune di Firenze e Ministero.

E l’assessore Cappelli vuole farci credere che la Scuola San Giusto possa diventare statale, in pochi mesi, “gradualmente” come dice lui,  senza neanche aver interpellato l’Ufficio Scolastico Regionale?"