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Inviato da avatar Daniele Di Maio il 24-03-2013 alle 15:45

Buonasera,

vi scrivo per segnalare il disagio per quanto sta avvenendo in una delle zone più belle di milano, quella adiacente ripa di porta ticinese/parco baden powell.
Da ormai diverso tempo si assistono a scene degradanti soprattutto il sabato mattina, quando orde di persone, perlopiù di etnia rom, invadono i parchi o le zone lasciate libere dalla polizia locale per mercatini di cose usate (e spesso rubate) lasciando in giro sporcizia e inciviltà. Ciò viene detto con la speranza di non essere frainteso, senza voler fare bieco razzismo da quattro soldi. Il problema non è certamente l'etnia di queste persone, quanto, ahimè, il loro curriculum fatto di inciviltà e criminalità.
Personalmente ho assistito al furto di un autoradio: nello stupore generale ho cercato di intervenire e di chiamare il pronto intervento. Spesso però si è costretti a fare i conti con l'impotenza di non poter intervenire. La stessa impotenza che mostrano le forze dell'ordine e la polizia municipale quando si prova a segnalare loro alcune di queste cose: "abbiamo le mani legate, non possiamo intervenire" è solitamente la loro risposta.
Sono sicuro che siate a conoscenza di queste cose, così come del fatto che all'interno del parco ci sia una discarica a cielo aperto. Ne sono certo in quanto molte delle persone con le quali mi sono confrontato e che abitano nella stessa zona, hanno deciso di scrivervi.
L'evento che più di tutti mi ha sconvolto però, è l'aver visto, dal cortile interno della casa in cui risiedo (via elia lombardini 12), entrare ed uscire da un palazzo abbandonato (ex uffici) in via villoresi alcuni di questi loschi individui. Sembra sinceramente di essere spiati, e forse lo siamo se è vero come è vero, che in data 14 febbraio, guarda caso mentre il palazzo era vuoto per un'assemblea di condominio, è stato perpetrato un furto. Nella stessa data, all'interno dello stesso palazzo abbandonato, è stato denunciato anche il furto di rame. La domanda con la quale voglio lasciarvi, è se è giusto accettare tutto ciò impotenti. Ripeto non si tratta di becero razzismo, ma della reale paura che si prova a dover abbandonare il proprio appartamento, conquistato con il lavoro quotidiano, e tremare per ciò che può succedervi.
Sono state già fatte in merito alcune segnalazioni a polizia di stato e carabinieri. Spero che anche voi vogliate raccogliere e comprendere il nostro crescente disagio.

Resto a disposizione per ulteriori informazioni e/o chiarimenti, oltre che per qualsiasi tipo di collaborazione a riguardo.

In attesa di vostro gentile riscontro.

Cordialmente

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