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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 29-03-2013 alle 12:12

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/caso_del_giorno/13_marzo_29/caso-del-giorno-212397609330.shtml

DALLA PARTE DEL CITTADINO

La scuola civica «San Giusto» il Comune non la ceda allo stato

Gentile Bossi Fedrigotti, 

le scrivo per chiedere un aiuto e la sua partecipazione per difendere un prezioso bene di Milano; ma soprattutto, cerchiamo comprensione. Cerco di essere più sintetica e più chiara possibile e mi scusi la lingua perché non sono italiana. Scrivo a nome di 250 bambini, più le rispettive famiglie, iscritti alla Scuola Civica San Giusto. L'unica civica di Milano, istituita all'incirca dieci anni fa dal Comune stesso in via sperimentale, con lo scopo di porre più possibile attenzione alla educazione allo sport e alla musica (che sappiamo bene sempre fare parte come un motore della crescita sia educativa che personale). La scuola era partita con poca gente dentro e cresciuta fino al giorno d'oggi come struttura validissima, che funziona molto bene e che ha perfezionato il suo metodo. Le domande per essere ammessi a questa scuola è altissima - normalmente il numero degli alunni che chiedono di entrare risulta il doppio rispetto al totale di cinquanta bambini che possono essere accolti nelle due prime. Per selezionarli si fanno estrazioni a sorte, il metodo più democratico che possa esistere. Il motivo per cui scrivo è che il Comune vuole chiudere la scuola comunale e farla diventare statale - con le conseguenze di cancellare il metodo e le persone che lo applicano. Siamo diventati scomodi per il Comune. Partecipare al cosiddetto «tavolo di lavoro» con il Comune non ci ha portato a nulla; ci sono state, da parte nostra, varie proposte per il passaggio allo Stato, che potrebbe essere anche inevitabile, con lo scopo di buon senso di salvare il metodo e gli insegnanti per il futuro, ma non siamo stati nemmeno ascoltati; ci è soltanto stato confermato che la San Giusto deve passare allo Stato, che non ha nessuna ragione per esistere e che è stato un errore crearla: non le sembra completamente assurdo visto che la scuola funziona e anche molto bene? Ci siamo più volte rivolti al sindaco ma non abbiamo avuto nessuna risposta.

Tatiana Boudaeva


Proprio ieri leggevo su un autorevole giornale tedesco («Die Welt») un articolo sulle Università italiane che, a giudizio degli analisti, piano piano stanno scivolando dalla mediocrità all'insufficienza, penultime in Europa, tanto per dire. Motivo della grave decadenza sarebbero i durissimi tagli che, cominciando dal governo Berlusconi e continuando con quello di Monti, ha dovuto subire l'istruzione. Non soltanto quella universitaria, aggiungerei io. Deduco, infatti, che la ragione per cui la Giusti debba passare dal Comune allo Stato, perdendo le sue tanto apprezzate specificità, sia sostanzialmente economica. E osservando anche soltanto lo stato di trascuratezza di gran parte degli edifici che ospitano istituti statali milanesi, non posso che condividere le vostre ansie e preoccupazioni.

Isabella Bossi Fedrigotti 29 marzo 2013 | 10:21

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