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Ben detto Sig. Sacerdoti, di soldi non ce ne sono. Proprio per questo credo sia necessario pensare ad una soluzione che coinvolga soprattutto i privati, i quali si attivano se intravedono un'attività lucrativa posizionata nella zona giusta.
I poli culturali (nulla da ridire sull'allettante idea) necessitano però di un coinvolgimento finanziario pubblico costante, sia a livello di impegno di personale che economico.
Le Terme, a mio avviso, sarebbero da interpretate in un concetto più ampio stile "Centro Benessere" ampliando l'offerta al pubblico con un trattamento di benessere IN e OUT":
OUT inteso come cura verso la persona - forma e relax - quindi palestra, centro massaggi, salone di bellezza e ovviamente diversi percorsi benessere con saune, bagni turchi ecc....,
IN con attenzione verso l'alimentazione - cibi e bevande - quindi punti ristoro in chiave buffet light, a km zero, prodotti bio, menu vegetariani, zupperia, frulleria ecc......
Io non ho idea degli spazi disponibili, ma la piazza soprastante si presta senz'altro bene per il percorso alimentazione.
Tutte queste attività, nelle loro diverse tipologie, darebbero la possibilità di coinvolgere un alto numero di privati impegnati per settore.
Per concludere trovo che anche l'ubicazione sia vincente: zona centro/centrale, ben servita dai mezzi pubblici, densamente abitata e frequentata, piena di attività e di gente che lavora in zona, quindi il centro "Benessere" avrebbe un alto potenziale di frequentazione.
Non solo un polo "pro Expo", ma per la città, sempre.
Grazie per l'attenzione e per interessarsi del Diurno
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