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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 09-05-2011 alle 12:49

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/vendola-riempie-piazza-190598483382.shtml

Comizio all'Arco della Pace per tirare la volata al candidato

Nichi Vendola riempie la piazza «Pisapia è il vero cambiamento»

Meno di una settimana al voto. E l'avvocato in corsa per il centrosinistra «firma» il decalogo dei cattolici

MILANO - Ci sono le bandiere della pace e quelle della Palestina, Ottavia Piccolo e l'attrice Alessandra Faiella. Soprattutto c'è la gente, tanta gente. «Quindicimila», urleranno gli organizzatori alla fine. Tra i cinque e i diecimila, secondo stime più realistiche. Tanta roba, comunque, per un comizio vecchio stile. Per Nichi Vendola e per Giuliano Pisapia. All'Arco della Pace, all'ora dell'aperitivo. Il candidato sindaco del centrosinistra alla fine non potrà non osservare: «Migliaia e migliaia di persone. Abbiamo battuto Berlusconi. Che per riempire a metà il Palasharp ha dovuto portare coi pullman la gente da tutta la Lombardia».

Il leader di Sel è a Milano per tirare la volata al «suo» candidato, perché «sarà proprio questa città a dimostrare che il populismo berlusconiano è rimasto senza popolo». Scene da concerto rock. Con il governatore venuto dalla Puglia che infiamma la piazza, svenimenti nelle prime file e qualche occhio lucido per la commozione durante i passaggi più intensi della «narrazione» vendoliana. Dal Giappone al Maghreb, vola alto il leader. Il comizio dura più di un'ora. Il passaggio pro Pisapia arriva solo alla fine, ma le parole sono miele: «Milano ha bisogno delle sue virtù: passione politica e mitezza d'animo». È la persona giusta, con lui si «svolta», «con lui Milano e il centrosinistra ripartiranno». Gli chiedono del ballottaggio e di eventuali apparentamenti con il centro o con i grillini. Vendola taglia corto: «Non ho la palla di vetro. Posso dire però che qui a Milano sento profumo di cose pulite e di cose belle, il contrario del pitbullismo di chi fa politica abbaiando, mordendo e facendo sentire l'odore del sangue agli avversari». E la Moratti? «A metà tra Crudelia Demon e Mary Poppins», suggerisce Vendola.

Niki Vendola riempie la piazza

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Uno show. Che Matteo Salvini (che ieri per la festa della mamma ha distribuito alle donna migliaia di spray al peperoncino anti-aggressioni) non apprezza affatto. «Questa sinistra è senza vergogna se chiama a dar lezione ai milanesi un signore che ha miliardi di debiti nella sanità pugliese e che se va in giro nel suo stesso Salento ormai viene preso a pernacchie», dice il capogruppo lumbard in predicato di promozione a vicesindaco in caso di Moratti bis.

Non solo Vendola. Pisapia in questi giorni si sta muovendo a tutto campo. Dopo aver incassato il sostegno esplicito di Piero Bassetti («Prenderà tanti voti anche in centro e tra i ceti produttivi», ha profetizzato sabato in piazza il primo presidente della Loambardia), il candidato di centrosinistra negli ultimi giorni ha avviato un intenso dialogo con gli ambienti cattolici. In particolare con le associazioni firmatarie del «Decalogo» per la «politica milanese». L'avvocato ha sottoscritto «i principi e le priorità per i futuri amministratori» indicati dagli estensori del documento: «Profonda sintonia e disponibilità. Nella scelte strategiche per il futuro della città i principi enunciati dal "Decalogo" sono requisiti fondamentali per la costruzione di un sistema di governance locale realmente partecipata e per il recupero della vocazione di crocevia, innovazione e internazionalità della città».

Andrea Senesi
09 maggio 2011

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