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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 13-05-2011 alle 18:40

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/13-maggio-moratti-calise-190637674643.shtml

Penati: «gli offre collaborazione a patto di ostacolare Pisapia»

La Moratti incontra Mattia Calise: «Un gruppo di ragazzi in consiglio»

E il candidato del Movimento 5 stelle: «Le offro di entrare in una squadra di over 60»

MILANO - In caso di vittoria, fra gli obiettivi del sindaco uscente Letizia Moratti quello di portare «in consiglio comunale un gruppo di ragazzi trasversali con non più di 25 anni per confrontarsi su diversi temi e progettare una città sempre più amica dei giovani». È quanto dichiarato dalla stessa Moratti a margine della registrazione del confronto con il candidato del Movimento 5 stelle Mattia Calise a Telelombardia. Immediata e ironica la controproposta di Calise, che scherzando ha annunciato che in caso di vittoria «offrirò a Letizia Moratti di entrare in una squadra di over 60». Quanto alla proposta di incontrare Calise per un confronto il sindaco uscente, Moratti ha sottolineato che «avevo interesse a incontrare questo ragazzo che è autentico e vero e sembra essere quello che è».

«DIAMOCI DEL TU» - In più occasioni infatti la Moratti, che ha chiesto al candidato 5 stelle di darsi del tu, si è dimostrata interessata alle opinioni di Calise. Dal trasporto pubblico al sostegno alle giovani imprese, dall’acqua e l’ambiente, fino alle polemiche degli ultimi giorni, diversi i temi del dibattito, con un accenno anche alla questione della droghe leggere. «Non fumo spinelli - ha detto Calise - ma da fumatore penso che sarebbe meglio legalizzare piuttosto che lasciare in mano alla ’ndrangheta». «Su questo tema - ha risposto Moratti - mi piacerebbe confrontarmi con te e i tuoi amici, perché è da 30 anni che seguo queste cose.

L'ATTACCO A PISAPIA - Inevitabile un accenno alle critiche ricevute dal sindaco dopo l’attacco a Giuliano Pisapia sulla sua storia giudiziaria passata. «Forse quando una donna prende delle posizioni un po’ decise stranamente viene definita non moderata», ha detto la Moratti. «Ho voluto rimarcare una differenza di storia», ha poi ribadito il sindaco in merito alla vicenda. Per Mattia Calise invece si è trattato di «un attacco molto duro» e di «una scelta comunicativa di strategia politica».

LASSINI E CLEMENTE - Parlando di «liste pulite», la Moratti ha ribadito la sua posizione nei confronti dei due candidati Pdl al centro delle polemiche nelle scorse settimane, ripetendo di considerarsi «incompatibile» con la candidatura di Roberto Lassini - l'autore dei manifesti anti pm - e di non provare invece nessun imbarazzo riguardo alla vicenda di Marco Clemente, intercettato in una conversazione con un boss della ’ndrangheta. «Clemente non ha nessuna indagine in corso e credo che la Procura abbia fatto bene il suo lavoro», ha detto il sindaco. In merito a Lassini ha invece precisato: «Per quanto mi riguarda siamo incompatibili».

LE TRASGRESSIONI - Alla domanda «Qual è stata la più grossa trasgressione della vostra vita?» il sindaco ha risposto: «Una multa con la macchina. Ero in ritardo per andare all’università, poi il vigile mi ha consolata perché mi ero pure messa a piangere». E di una trasgressione stradale ha parlato anche Mattia Calise: «Sono andato con la bicicletta sul marciapiede», ha detto, volendo sottolineare la scarsità di piste ciclabili in città.

PENATI: UNA MOSSA ANTI PISAPIA - «La Moratti non ha perso tempo ad incontrare l'esponente del Movimento 5 stelle, Mattia Calise, e ad offrirgli una collaborazione a patto, s'intende, di ostacolare il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia», è il commento di Filippo Penati, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia ed esponente del Pd. «Ripetere come un mantra che sono tutti uguali, alimentare il qualunquismo, fingere di essere contro lo psico-nano, tutto questo fa parte di un copione per impedire che possa avvenire un vero cambiamento. Da qui a schierarsi con i soliti noti il passo è brevissimo. È una storia che abbiamo già visto in passato, ma Milano ha diritto di voltare pagina e con Pisapia possiamo farlo», ha concluso Penati.

Redazione online
13 maggio 2011

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