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Inviato da avatar Elena Ruginenti il 12-05-2013 alle 16:23

Carissimi il 13 maggio alle ore 19,00 ci sarà il CDZ6 in cui, tra altri, al 15 punto all’ODG, ci sarà anche l’approvazione del parere sul progetto di costruzione in via Argelati/Torre/Crollalanza.

Questa vicenda iniziata 10 anni fa,  ha attraversato sia la giunta Albertini sia la giunta Moratti e sia il CDZ6 precedente, a presidenza Girtanner, quindi la concessione è stata già assegnata, frutto di Amministrazioni non lungimiranti del passato.

Ora noi ci  troviamo questa gatta da pelare con un privato che ha in mano un diritto di  concessione valido a tutti gli effetti.

Oggi la  proposta della maggioranza, ma credo sarà condivisa da tutti,  è di esprimere PARERE CONTRARIO al Permesso a Costruire in Via Argelati/Torre/Crollalanza per i seguenti motivi:

- incoerenza con il PGT nel quale l'area è definita a verde urbano;

- impatto ambientale: nel nuovo planivolumetrico non si evidenziano alcune opere di mitigazione ambientale che riportino l'area al suo naturale aspetto a giardino. Si noti che questo lotto e' all'interno di uno dei raggi verdi R5 navigli e rappresenta un’area di connessione tra il futuro parco del Sieroterapico e il parco Baden Powell, fino a formare un unico sistema parco. La costruzione alta 14,50 metri fuori terra, con copertura a volta, non appare giustificata dalle attività previste nel programma, pertanto potrebbe essere drasticamente rivista. Rispetto al planivolumetrico di convenzione 2003, risulterebbero eliminati numerosi alberi e spazi a prato a favore di superfici costruite. Questa scelta progettuale è la conseguenza della previsione di un parcheggio interrato su due livelli per 300 posti auto pertinenziali al centro sportivo;

- giardino scuola Crollalanza: rispetto alle dimensioni attuali, il giardino (inaugurato nel maggio del 2012), verrà significativamente ridotto in corrispondenza con l’area di parte della piscina scoperta e del campo di beach-volley e permangono incertezze in ordine alla definizione del confine e alla possibilità del pieno utilizzo durante il periodo di scavi, bonifiche e nuove costruzioni;

- strategie servizi e coerenze con strutture esistenti: la previsione di 300 posti auto interrati si ritiene in contrasto con le linee guida di questa Amministrazione sulla mobilità, che vorrebbero sempre più libere dal traffico veicolare privato le aree maggiormente servite dai mezzi pubblici (la fermata del MM2 e della filovia 90-91 dista 200 mt., mentre la fermata della linea tramviaria 2 400 mt.). Il parcheggio interrato inoltre insiste a ridosso della Ztl e isola pedonale dei Navigli ed è previsto che i posti auto siano pertinenziali ad uso del centro sportivo, con scarse garanzie rispetto all’utilizzo strumentale alla frequentazione del centro (diversamente da una ipotesi di parcheggio a rotazione con tariffe comunali). L’area in oggetto, infine, costituirebbe l’accesso a questo unico sistema parco per chi arrivasse dalla fermata della MM2 di Romolo, funzione che ne uscirebbe compromessa dall’intervento che salvaguarderebbe a verde pubblico solo un fascia residuale lungo la via Argelati;

- presenza di strutture sportive pubbliche: la scelta di realizzare due piscine (coperta e scoperta) rischia di indebolire ulteriormente la presenza dell’utenza nella piscina pubblica Argelati, per la quale è “in cantiere” un progetto di riuso e rilancio della struttura (cercando di tenerla aperta in inverno, affidandola a una o più associazioni) e dispone di spazi che potrebbero essere valorizzati utilizzandole per attività sportive.

Per quanto sopra esposto, il Consiglio di Zona 6 invita i Settori e gli Assessori competenti a rivedere con l'operatore un accordo nato dieci anni fa, quando l'area interessata aveva un significato ed un peso diversi, affinché dall'investimento dei due soggetti, il maggiore beneficio in termini di qualità, lo possa ottenere la Zona e la Città. A tal fine, si rende necessario anche individuare nella stessa Zona 6 aree ed edifici alternativi che  otrebbero accogliere le necessità dell'operatore.

Nel caso ciò non fosse possibile, si chiede la revisione del progetto e della convenzione affinché questo intervento possa costituire un esempio di sostenibilità e non una sottrazione ingiustificata di verde pubblico a favore di un soggetto privato, a fronte di benefici pubblici derivanti dalla Convenzione la cui consistenza è da ritenersi  ecisamente dubbia.

Elena Ruginenti  - Consigliera PD  di zona 6

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