E’ bello leggere che le MammeAntiSmog premiano la giunta Pisapia per Area C che “ha ridotto l’inquinamento a Milano” … peccato che non sia vero.
In attesa di vedere l’avvocato Gerometta candidarsi alle prossime elezioni (ci perdoni avvocato, ma va sempre a finire così) siamo andati a vedere i dati della qualità dell’aria, monitorati da Arpa Lombardia e riportati sul sito di Amat Milano per fare una sommaria riflessione sulle correlazioni fra Area C e qualità del’aria.
Nel mese di aprile il particolato ha fortunatamente superato la soglia di attenzione solo 5 volte, merito di un mese piuttosto piovoso e ventoso.
Le due centraline posizionate nel centro storico (Senato e Verziere) hanno dato nel corso di aprile valori medi di 34,1 e 28,9 microgrammi per metro cubo, mentre l’unica centralina che al momento misura il PM10 fuori dal centro ha registrato una media di 34,8 microgrammi, di poco superiore.
Questo livello non sembra però essere influenzato dalla presenza o assenza di provvedimenti anti-traffico poiché, gli scostamenti risultano pressoché uguali anche nei weekend dove i valori sono stati rispettivamente 23 microgrammi in centro e 24,3 fuori dal centro.
Guardando al dettaglio nella prima settimana i dati vedono addirittura una crescita quando Area C è spenta, con livelli massimi di PM10 raggiunti sabato 6 maggio (nb si guardi sempre il report prodotto da Amat il giorno successivo, in questo caso il 7 maggio). Nella seconda settimana il picco nei livelli di particolato si verifica nei giorni centrali mentre lunedì e martedì si registrano valori simili a quelli del weekend. La terza e la quarta settimana mostrerebbero una certa diminuzione degli inquinanti nelle giornate di sabato e domenica, ma questa tendenza viene ancora una volta smentita dal fatto che lunedì 22, quando Area C era sospesa a causa dello sciopero dei mezzi, il PM10, invece di aumentare, è rimasto invariato!
Questi “semplici” calcoli mostrano ancora una volta come non vi sia sostanziale correlazione fra livelli di inquinamento e Area C; mostrano come il livello di PM10 nel centro di Milano (non quello assoluto, naturalmente) venga influenzato principalmente da cause ambientali e non dal traffico, e come il provvedimento di limitazione delle auto non agisca a tutela dell’ambiente e della salute ma, prevalentemente, di quello delle casse del Comune.
p.s. I dati forniti da Amat sono in formato pdf e quindi elaborati con difficoltà dall’unico consulente (non pagato) di cui disponiamo. Ci auguriamo pertanto ci perdoniate di non aver considerato anche i dati di marzo e quelli relativi al biossido di azoto.
p.p.s. Qualcuno ha notizie dei “report settimanali” promessi dall’assessore Maran sul black carbon?