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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 18-05-2011 alle 15:52

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/18-maggio-pisapia-vicini-gente-190673633853.shtml

In caso di vittoria una donna vicesindaco: in corsa la Adamo e la cattolica Guida

Pisapia: restiamo vicini alla gente
E prepara un mega concerto

Per il gran finale della campagna elettorale l'avvocato vuole tornare in piazza Duomo, forse con Jovanotti

MILANO - C'è da pensare al ballottaggio. Pancia a terra e altre due settimane di «perlustrazione» della città. Periferie, incontri con i cittadini, viaggi nei quartieri. Giuliano Pisapia, candidato del centrosinistra prepara la sua agenda da qui al 29 e 30 maggio. Ma i partiti che lo sostengono stanno già pensando alla squadra di governo. Prendiamo il Pd che ha ottenuto un grande successo elettorale ed è a pochi passi dal Pdl. Rivendica il vicesindaco. E siccome, fin dal primo momento, Giuliano Pisapia, ha ribadito che vorrà al suo fianco un vicesindaco donna, il partito di Bersani sta preparando l'identikit del possibile candidato. Circolano due nomi con insistenza. Quello della senatrice Marilena Adamo, già capogruppo del Pd a Palazzo Marino sotto la reggenza di Gabriele Albertini. Una figura molto apprezzata in tutto il panorama politico. L'alternativa è Maria Grazia Guida, già responsabile del Ceas, la struttura di accoglienza che da anni ospita al Parco Lambro un centro per disagiati psichici e mentali, sostenuta dalla Casa della Carità. Una cosa è certa e Pisapia la ribadisce: «Nella mia giunta ci sarà una presenza femminile pari al 50 per cento. Donne che avranno un ruolo importante».

Si guardano i voti e le preferenze. Altissime quelle del giovane Pierfrancesco Maran. Per lui si pensa a un ruolo politico. Magari, quello che è stato di Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd. Per Majorino si pensa invece a un assessorato. Lui non ha mai fatto mistero di ambire alla Cultura. Oggi, in libreria uscirà il suo nuovo romanzo: «Togliendo il dolore dagli occhi». E poi c'è Stefano Boeri. Un risultato da guinness dei primati: 12.861 voti. Il secondo risultato dopo quello di Silvio Berlusconi. Impensabile non affidargli un ruolo di primo piano. Che però, molto probabilmente non sarà quello dell'Urbanistica. Un ruolo importante l'ha giocato anche il presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida. Sua la proposta, accolta da Pisapia, di creare l'autorità garante della trasparenza. Un ruolo che potrebbe ricoprire lo stesso Onida. Per non parlare di Davide Corritore. Consigliere del Pd, ha deciso di appoggiare Pisapia fin dalle primarie e lo ha seguito passo passo. Tante le competenze: dall'economia alla tecnologia. Un ruolo importante lo potrebbe avere anche Anna Puccio che fin dall'inizio è stata nello staff di Pisapia.

Tante voci. E tante sollecitazioni. Anche se Pisapia è tutto concentrato sulle due settimane che lo separano dal voto finale. L'agenda è piena. Si parte oggi, con l'appuntamento allo Smeraldo, «Ballottaggio: istruzioni per l'uso», incontro operativo per mettere a punto la strategia di questi ultimi dodici giorni. Poi nei prossimi giorni visiterà anche il quartiere di Ponte Lambro e delle case popolari di via Salomone, di via Lulli e di Città Studi. Appuntamenti anche a Quinto Romano e a Niguarda. Strategia chiara e mirata. Pisapia vuole continuare a dialogare con la città. Non con i partiti e i movimenti. Non con il Terzo Polo o con il movimento 5 Stelle, ma con i suoi elettori. «Non ci sarà nessun apparentamento» dice il candidato del centrosinistra. «Bisogna tornare a confrontarsi con loro - spiega Pisapia - capire la visione che hanno della città, i loro progetti e quali di questi corrispondono alla nostra visione delle cose. Su temi come il rispetto, la solidarietà, soprattutto verso le donne, credo che il Terzo Polo e il movimento 5 stelle siano più vicini al centrosinistra che al centrodestra». Una fiducia ribadita in un'altra dichiarazione. «Io ho un dato oggettivo - continua Pisapia - che deriva da studi molto seri e cioè che oltre il 50 per cento degli elettori del Terzo Polo, ha fiducia in me, mentre solo il 28 per cento nella Moratti».

C'è anche un altro motivo che fa ben sperare Pisapia e la sua coalizione. Il voto nei nove consigli di zona. Una Caporetto per il Pdl. Il centrosinistra ha fatto filotto. «Dalla lettura dei dati - continua Pisapia - emerge un fatto importante: il centrosinistra ha vinto in tutte e nove le zone di Milano. Questo significa che la prima parte della squadra di governo della città di Milano composta dai nove presidenti di zona è cosa fatta». Insomma, l'ottimismo è alle stelle e la programmazione è accurata. Per il gran finale della campagna elettorale, Pisapia vuole tornare in piazza del Duomo. Per bissare la chiusura della campagna elettorale. Quella volta c'era Roberto Vecchioni, questa volta ci potrebbe essere Jovanotti.

Maurizio Giannattasio
18 maggio 2011

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