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Egregio Ing. Croci,

condivido quest'ultimo commento. Pur avendo sottoscritto i referendum, leggo solo ora alcune affermazioni e proposte di eccessivo dettaglio (anche se su altre non avrei disprezzato un maggior dettaglio, p.es. la semaforizzazione asservita per le linee tranviarie) che mi farebbero quasi inclinare per l'astensione.

In particolare sul punto (f). introduzione in tutta la città, a partire dalle aree periferiche, di un servizio diffuso diurno e notturno di “bus di quartiere” non sono favorevole. Per mia fortuna non mi sposto alla sera se non in situazioni eccezionali, e risiedo vicino a una linea metropolitana, ma non ho mai usato il Radiobus, di cui ho sentito parlare assai male, e credo di aver capito che questi bus di quartiere siano qualcosa di analogo che si prenota, se ci si riesce, e si prendono, se e quando arrivano. Non qualcosa che trovo "appealing".

Sarebbe diverso invece se per "bus di quartiere" si intendessero delle linee a percorso fisso e con orario definito, ma con un percorso breve (quindi esente da ritardi), essenzialmente di "feederaggio" alle linee di forza.

In quanto al punto (i) 'un buono di 1.000 euro, spendibile in servizi di trasporto pubblico, a favore di tutte le famiglie che “rottamano” l’auto senza sostituirla', se vuole conquistare il mio voto ci metta un abbonamento vitalizio per quelle famiglie in cui nessun membro ha mai avuto ne' macchina ne' patente. Partecipo subito ! :-)

PS

Dato che vedo che Lei e' uno che risponde e che ci mette la faccia, mi consenta una lieve polemica di attualita'. Nel mio giudizio Lei non e' stato tra i peggiori assessori ai trasporti (anche se i migliori per me sono anteriori agli anni '80), e l'unico accettabile della giunta uscente. Proprio per questo, essendone stato estromesso dai De Corato antitranviarii, mi ha meravigliato la sua candidatura con la medesima coalizione ... avrei capito, se non con l'opposizione, con il terzo polo o con una lista civica ... ma con chi lo ha cacciato e smentito !?