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Inviato da avatar Marco Righini il 24-07-2013 alle 14:00

Estratto della relazione CSA sull'incontro pubblico in Consiglio di Zona 7

Premessa. L'attuale progetto di recupero di Cascina Linterno giunge al termine di un percorso, originato nel 2008 con l'assegnazione a Milano di Expo 2015 ("Nutrire il Pianeta - Energia per la Vita"). Nella prospettiva di una valorizzazione dei temi inerenti l'agricoltura milanese, nel 2009 fu fondato il Comitato Cascine Milano 2015 (cascinemilano2015.org) per il recupero di "un patrimonio di luoghi e pratiche di grande valore storico, culturale e ambientale", con il coordinamento dell'arch. Stefano Boeri, professore ordinario di Progettazione Urbanistica al Politecnico di Milano: il primo risultato fu una ricerca-progetto sulle cascine milanesi ("Le cascine di Milano verso e oltre Expo 2015") per il Comune di Milano (sindaco Letizia Moratti). In tale libro, la Cascina Linterno veniva censita senza considerarne la specifica connotazione di dimora petrarchesca, il conseguente vincolo monumentale e paesaggistico (D.M. 9/3/99) -unica tra le cascine di Milano con una simile tutela- e la dote di un fondo patrimoniale, derivante dagli scomputi urbanistici del PII "Calchi-Taeggi" (e altro). Nel 2010, dopo il passaggio definitivo della Cascina Linterno alla proprietà comunale, un'insidiosa Delibera di Giunta, che cancellava metodicamente ogni riferimento petrarchesco, fu bloccata per azione esclusiva del CSA (comitato spontaneo di cittadini, costituitosi precedentemente contro il PII "Marchesi-Taggia" al Parco delle Cave). Nel 2011, con l'insediamento della nuova Giunta (sindaco Giuliano Pisapìa), furono affidati a Stefano Boeri, in singolare abbinamento, gli assessorati alla Cultura e all'Agricoltura. Sotto la regia del nuovo assessore, fu creato il consorzio del Distretto Agricolo Milanese ed impostato il recupero delle circa sessanta cascine del Comune di Milano, tra cui la Cascina Linterno, con il "Progetto AgriCity - Milano Metropoli Rurale" (agricity.it), promosso da Comune di Milano e Politecnico di Milano e cofinanziato dalla Fondazione Cariplo nell'ambito del "Progetto AgriCultura" (settembre-novembre 2012). In tale contesto, per la Cascina Linterno veniva assegnato il progetto pilota del recupero delle cascine milanesi (cfr. l'articolo di Rosario Pantaleo su Il Diciotto, settembre 2012), senza espliciti riferimenti alla sua identità petrarchesca e al coinvolgimento della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio. Nel frattempo, il CSA (rifondato nel febbraio 2012 come Comitato Salvaguardia Ambiente e Cultura - vìvere i sentieri del Petrarca) presentò un saggio su "Milano Expo per Petrarca" (novembre 2012), pubblicato a proprie spese, e scrisse (assieme a Italia Nostra) una lettera al Comune di Milano (dicembre 2012) per l'urgente messa in sicurezza del Monumento Nazionale, in condizioni precarie nel suo nucleo medievale. Nel dicembre 2012 il Comune di Milano stipulò un contratto con l'associazione Amici Cascina Linterno per l'uso di alcune parti agibili della cascina e la sua fruizione pubblica (eventi di "Cascine Aperte"). Nel gennaio 2013 il Comitato Cascine Milano 2015 fu rifondato come Associazione Cascine Milano (associazionecascinemilano.org). Nel marzo 2013 Stefano Boeri venne dimesso dalle sue cariche istituzionali e sostituito all'Agricoltura dal vice-sindaco Ada Lucìa DeCesaris e alla Cultura da Filippo DelCorno. L'attuale progetto, già presentato nel novembre 2012, viene ora illustrato ai cittadini, alla conclusione della sua prima fase.

Giovedì 17 luglio 2013 nella Sala del Consiglio di Zona 7 (in Cascina Monastero) viene presentato ufficialmente il progetto di recupero di Cascina Linterno, giunto quasi alla conclusione della sua prima fase. Presenti il vice-sindaco (e assessore all'Agricoltura) Ada Lucìa DeCesaris, assieme a vari funzionari del Comune di Milano (tra cui Giovanna Giannachi, Laura Galimberti e Corrado DeLuca), per il Consiglio di Zona 7 il presidente Fabrizio Tellini, il vicepresidente Ivano Grioni e vari consiglieri (tra cui Tina Ghilardi e Stefano Crippa), per il Politecnico di Milano Lionella Scazzosi, Christian Campanella; per l'associazione Amici Cascina Linterno (ACL) Gianni Bianchi, Angelo Bianchi, Sergio Lazzaroni e altri. Inoltre Pasquale Cioffi (direttore del Parco Agricolo Sud Milano), Rosario Pantaleo (vicepresidente del Parco Agricolo Sud Milano), Corrado Angione (coordinatore del Circolo PD "Fratelli Cervi" di zona), rappresentanti della FASS e l'agricoltore Franco Zamboni. [Assenti i rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio]. Per il CSA Massimo DeRigo, Marco Righini con Renato Bosoni, Daniele DeRigo, Roberto Gariboldi, Massimo Mainardi, Siro Palestra, Giordano Pirola, Simone Sellerio; inoltre Luigi Santambrogio (presidente del Consiglio Regionale Lombardo di Italia Nostra, anche in rappresentanza del Touring Club Italiano) e Luisa Toeschi (presidente della sezione Milano-Nord di Italia Nostra), Cristina Vannini (soluzionimuseali, segretario di ICOM Italia) e Carlo Monti (ICOMOS Italia, organizzazione non governativa afferente ad UNESCO). Pubblico numeroso nonostante la giornata estiva.

Presiede l'incontro Tellini, che sottolinea l'importanza della Cascina Linterno nel sistema delle aree verdi (parchi e campi) a nord-ovest di Milano, quale polo attrattivo per la città e per le realtà associative del Parco delle Cave, ed elogia Comune di Milano e Politecnico di Milano, e in particolare gli Amici Cascina Linterno (ACL), per il loro apporto fondamentale al recupero della cascina. Grioni addita ai presenti lo stemma di zona, in cui compare un capitello di Cascina Linterno; ciò a dimostrazione di come sia importante, per il Consiglio di Zona 7, il futuro di questa cascina, nell'insieme dei parchi urbani di cintura metropolitana (compreso il Parco dei Cinque Comuni), in cui coesistano le aree destinate all'agricoltura in città. DeCesaris precisa che si tratti della presentazione della prima parte di un progetto più ampio, secondo una metodologia "passo dopo passo", di riferimento per la progettualità generale delle cascine milanesi. E ringrazia di cuore gli Amici Cascina Linterno per aver tenuta viva l'anima della cascina in lunghi e difficili anni.

Scazzosi, professore associato di Restauro Architettonico al Politecnico di Milano e coordinatrice del progetto di recupero di Cascina Linterno, illustra la filosofia seguita, domandandosi come una semplice cascina sia circondata da tanto amore dei cittadini: le aspettative concentrate proprio sulla Linterno indussero il Comune di Milano a sceglierla per il progetto pilota di recupero delle cascine milanesi (circa sessanta) tuttora esistenti. La docente espone il quadro dei criteri generali del progetto specifico d'intervento. Poiché Milano è anche campagna, con una diffusa presenza di cascine urbane, sussiste innanzitutto il problema della percezione sociale delle cascine e del paesaggio agrario, con le relative interrelazioni tra agricoltori e cittadini; il progetto, finanziato dalla Fondazione Cariplo nell'ambito del Distretto Agricolo-Culturale Milanese, pone allora un concetto chiave: l'alleanza tra gli attori interessati. Dopo la definizione dei vari temi di studio sulla cascina (● edifici rurali, ● sistema "campo-cascina" storico e attuale, ● paesaggi agrari e cascina, ● valori materiali, immateriali, simbolici, ● caratteri tipologici e distributivi e propensione d'uso, ● rilievo botanico e materico al suolo, ● rilievo criticità al suolo, ● patrimonio idrico come parte del sistema "campo-cascina", ● modernità dell'agricoltura milanese nei secoli), per la strategia di lungo periodo "step by step" si seguono tre parole chiave: gradualità, parsimonia, condivisione. Nella prima fase della sperimentazione del "modello Linterno" si è proceduto per passi successivi, dalla riapertura parziale della cascina (22 settembre 2012) alle indagini, al monitoraggio e alla manutenzione straordinaria e agli interventi vari, portati avanti dai gruppi di lavoro del Politecnico di Milano, in stretta collaborazione con il Comune di Milano e l'aiuto degli Amici Cascina Linterno. In conclusione, afferma che l'occasione di Expo 2015 possa favorire lo sviluppo di una nuova strategia per l'area metropolitana milanese e il suo paesaggio agrario (comprese le preziose marcite). Campanella, professore associato di Restauro Architettonico al Politecnico di Milano, espone una dettagliata analisi tecnica del lavoro svolto. Secondo il principio del "cammino di conoscenza", che porti dall'ascolto e dalla lettura dell'oggetto verso un progetto da definire, si è posto il problema della comprensione del carattere e delle potenzialità morfologiche, distributive, funzionali, strutturali della cascina. Si è quindi definito un protocollo di azione, nell'ambito dell'archeologia rurale, con l'obiettivo del recupero dell'intero complesso, della sua completa fruibilità e della ripresa della "macchina agricola". Dalle indagini eseguite (analisi strutturale, analisi delle fondazioni, analisi materica, monitoraggio microclimatico, lettura termografica, prove gravimetriche, analisi topografica) si sono determinati i livelli di intervento (coperture e orditure, corticali, solai e pavimentazione, murario, campagna). Infine, con la presentazione attuale, a completamento della precedente in Consiglio di Zona 7 (24 novembre 2012), si ringraziano gli Amici Cascina Linterno per il ruolo di "presidio" in cascina. [Nessun progetto definito e nessun cenno sul Petrarca da parte dei relatori del Politecnico di Milano]. DeLuca espone procedure e tempi tecnici affinché una parte della Cascina Linterno (ovvero il suo nucleo medievale) sia pronta per Expo 2015: bandi per le gare d'appalto in autunno 2013 e inizio dei lavori in primavera 2014. Cioffi, già presidente del Consiglio di Zona 7 quando lo stemma fu scelto, nel suo attuale incarico si fa promotore (assieme a Pantaleo) affinché il Parco delle Cave diventi (all'interno del Parco Agricolo Sud Milano) il "Parco di Expo 2015" e la Cascina Linterno ne sia la principale "porta d'accesso" verso l'area espositiva e lungo le "vie d'acqua" in progetto; inoltre riconosce i meriti storici degli Amici Cascina Linterno per la diffusione della cultura agricola in zona.

Viene data la parola agli interventi dei cittadini. M.DeRigo (presidente CSA) ringrazia il Comune di Milano e il Politecnico di Milano per l'attenzione dedicata alla Cascina Linterno. Precisa alla prof. Scazzosi che la ragione di tanto amore dei cittadini verso una semplice cascina abbia una parola magica: Petrarca. Questa fu infatti la dimora agreste, durante il suo soggiorno milanese, e per questo motivo essa è vincolata come Monumento Nazionale (D.M. 9/3/99). Quando la conobbe casualmente vent'anni fa, era un luogo in decadenza, con le ruspe pronte per uno scempio pianificato e speculativo. Dopo un'odissea durissima, condotta assieme a figure eccezionali, dopo convegni memorabili, manifestazioni e petizioni, Linterno fu infine acquisita dal Comune di Milano (9 giugno 2010). E qui la battaglia, che sembrava finita, si fece ancora più pesante per la difesa dei muri (con tracce di decorazioni che potrebbero rimandare al Petrarca, come la celebre "colombina") da una sciagurata Delibera di Giunta. Il CSA mette pertanto a disposizione del Comune di Milano alcune linee progettuali per una valorizzazione di questo straordinario Tesoro Culturale, verso e oltre Expo 2015 (di cui Francesco Petrarca sarebbe un perfetto testimonial, in tema con la globalità dell'Evento), e offre la propria disinteressata collaborazione agli Amici Cascina Linterno per una feconda convivenza delle due identità, quella petrarchesca con quella agricola (lettera in allegato "Due Associazioni in difesa dello stesso monumento: il diritto del CSA di avere uno spazio alla Cascina Linterno"). Santambrogio, in rappresentanza di Italia Nostra e Touring Club Italiano, prende atto dell'avvenuto tamponamento delle emergenze critiche della struttura, per le quali aveva inviato alcune lettere al Comune di Milano negli ultimi due anni, e apprezza, nell'opera svolta dal Politecnico di Milano, la modalità d'indagine, rispettosa delle stratificazioni del Monumento, in particolare per ciò che riguarda il suo nucleo trecentesco, ovvero la "Casa del Petrarca". Giudica interessante la proposta di un museo interattivo, quale luogo d'incontro generazionale, in una porta d'accesso nel margine periurbano tra città e campagna. Pertanto chiede all'Amministrazione Comunale di aprire un punto di riflessione per definire alcune parti della Cascina Linterno, in cui siano raccontate le storie del territorio, in un felice rapporto tra Cultura e Agricoltura, come già anticipato nell'intervento precedente. Vannini, consulente museale, segnala che ICOM Italia organizzerà nel 2016 a Milano la XXIV Conferenza Generale ICOM sul tema dei "Musei e Paesaggi Culturali", per cui la Cascina Linterno con il suo museo può rappresentare un fiore all'occhiello per l'Amministrazione Comunale. Mainardi, in aggiunta agli interventi precedenti, che condivide, osserva che una valorizzazione di Cascina Linterno, quale luogo della memoria petrarchesca, possa generare un indotto turistico di qualità e respiro internazionale, citando esempi significativi per casi analoghi in Europa.

G.Bianchi (presidente ACL) sottolinea -commosso- come questa sia una giornata storica per ACL e la Cascina Linterno: il punto di arrivo di un lungo percorso, iniziato nel 1981 da egli stesso e da un piccolo gruppo di sostenitori; ricorda la faticosa azione svolta dagli Amici Cascina Linterno dal 1994 in poi, mai interrotta nemmeno nei difficili anni di chiusura della cascina; sostiene che, "dopo animate discussioni interne", l'attuale direttivo abbia sempre scelto una linea di collaborazione istituzionale con il Comune di Milano; rivendica con orgoglio il ruolo svolto nell'ambito del "Progetto AgriCultura" e propone iniziative per il "Petrarca bucolico" e per il "Museo della Fatica". Infine ribadisce che, con la sua apertura alla cittadinanza, Cascina Linterno sia viva (e amata da molte persone, "affette da linternite") e che la propria associazione abbia un numero crescente di nuovi aderenti, "sulla base del reciproco rispetto e della condivisione del metodo": ben vengano quindi le collaborazioni secondo questo spirito. A.Bianchi ringrazia tutti coloro che hanno voluto bene alla Cascina Linterno. Ines Bianchi (non parente dei fratelli Bianchi), che segue le vicende di zona da trent'anni, si augura che l'antagonismo sia superato e chiede che il progetto per Cascina Linterno sia proiettato alle generazioni future. Monti, professore ordinario di Topografia al Politecnico di Milano, si congratula con i colleghi per l'analisi svolta sulla "cascina risorta" e, in rappresentanza di ICOMOS Italia, comunica che il caso Linterno sia stato segnalato alla sede internazionale dell'organizzazione; ritiene infatti che la proposta del CSA sia un'iniziativa lodevole, come indicato anche da Carlo Bertelli e Philippe Daverio, per la valorizzazione della Cultura tramite il Petrarca, figura universale dell'Umanesimo, e che l'idea di un museo virtuale, a basso costo e aperto alla sensibilità delle nuove generazioni, possa realizzarsi in un durevole connubio tra Cultura e Agricoltura.

DeCesaris afferma che qui si sia seguito innanzitutto un metodo di informazione verso la città: far conoscere ciò che si sta facendo ora, nella prima fase del progetto pilota; per quanto riguarda invece la gestione della cascina, si vedrà in una fase successiva. Ribadisce che la Cascina Linterno sia pubblica: niente deve essere più importante, e il Petrarca deve considerarsi come un elemento di valorizzazione, "non come una patacca", insieme a tutte le altre componenti. Con un grande riconoscimento a chi la difende da trent'anni, sostiene con forza che la Cascina Linterno sia "una parte di primaria importanza nel Distretto Agricolo Milanese". [Applausi in sala]. DeCesaris ricorda che la Linterno sia inserita nella rete delle cascine milanesi, ovvero in un sistema più generale, già avviato. Non si hanno pregiudizi sul museo petrarchesco: ci si arriverà, valutando costi e benefici, e superando vecchi conflitti. E nelle prossime valutazioni saranno presi in esame quei progetti, che possano avere una prospettiva per le generazioni future. Il primo obiettivo da raggiungere è quello di dare inizio ai lavori, per far vivere la cascina in tutte le sue parti.

Così si chiude la presentazione del progetto di recupero della Cascina Linterno. Il vice-sindaco conferma la linea del Comune di Milano, già descritta in Premessa, ma offre spiragli di apertura.

Lo scritturale RigHini -

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