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La soluzione è banale, per quanto non di immediata applicazione, è apparsa diverse volte su news online e non, ma nessuno l'ha mai presa in considerazione.

Occorre cambiare il modello di business: si deve passare da una situazione di sostanziale monopolio ATM-Comune in cui nessuno ha interesse a non aumentare i prezzi abbassando i livelli di servizio (tra cui rientra il mancato controllo dei portoghesi, oltre ad altre amenità) ad una situazione di competizione.

Il comune di Milano dovrebbe estendere l'appalto di mobilità pubblica milanese anche ad altre aziende, consentendo di aprire linee di trasporto pubblico a pagamento a prezzi controllati definendo dei prezzi per l'occupazione delle tratte

Il comune sarebbe owner delle tratte, degli spazi, da affittare a aziende private di trasporti da cui otterrebbe ricavo. Logicamente le tratte + trafficate avrebbero + valore

Le aziende private dovrebbero pagare tratte e setup delle linee, nonchè tutti i costi di gestione delle stesse. Il loro ricavo deriverebbe dalla competitività tra le tratte stesse (ovvero tratte + utili e servite meglio e/o più veloci o comode sarebbero + redditizie).

Ovviamente cambiare modello è complesso, richiede tempo, analisi, fatica, coraggio.

Pero' forse è questo il coraggio di cui ha bisogno Milano nel prendere decisioni: coraggio nel trovare nuove soluzioni che portano benefici a tutti!

Altro che "coraggio nel difendere area c e aumenti prezzi" che sono solo le azioni + semplici e immediate che un amministratore possa fare (e che puo' fare perchè nei fatti non deve rendere conto a nessuno..) e che portano beneficio a pochi danneggiando tanti.

Ai posteri l'ardua sentenza.